RAGAZZI

RoboBat, il primo robot pipistrello

Ha ali con membrane di silicone e pesa 93 grammi

Redazione Ansa

Il primo robot pipistrello porta una ventata di novità nel mondo dei droni: è una macchina volante autonoma che pesa appena 93 grammi, ha sottilissime ali di silicone e un’ossatura di fibra di carbonio. Il RoboBat, sviluppato dai ricercatori dell'Istituto di Tecnologia della California (Caltech) e dell'università dell'Illinois e descritto su Science Robotics, potrebbe essere utilizzato per compiti di sorveglianza.

Ali super leggere per voli complessi
Nel corso dell'evoluzione i pipistrelli hanno sviluppato uno dei più complessi metodi per volare, con ali che hanno oltre 40 articolazioni la cui mobilità permette di eseguire manovre aeree estremamente complesse. Prendendo spunto da questo meccanismo, ma riducendone di molto la complessità, i ricercatori americani hanno realizzato delle ali leggerissime capaci di comportarsi in modo simile a quelle naturali.
Le articolazioni del RoboBat sono state ridotte a 9, usando tubi in fibra di carbonio, mentre le caratteristiche del tessuto delle ali sono state simulate usando una pellicola di silicone sottile la metà di un capello umano. Il tutto viene gestito da un complesso algoritmo che permette di far volare il robot, facendogli compiere rapidissimi cambi di direzione.



Future applicazioni
Al momento il prototipo ha grandi limiti di autonomia, dovuti al peso delle batterie, e meccanismi troppo fragili per poter volare al di fuori di ambienti chiusi ma secondo gli ideatori si tratta di limiti superabili in futuro. Il RoboBat potrebbe rappresentare un'alternativa ai tradizionali droni quadricotteri, che volano usando delle eliche in modo analogo agli elicotteri, per compiti di sorveglianza e sorvolo in aree colpite da disastri.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it