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Dare vista e voce ai rifiuti, grazie all’Internet delle Cose

L’innovazione di Rigel nel podcast MedITtech Stories

Dare vista e voce ai rifiuti, grazie all’Internet delle Cose (fonte: MedITtech)

Redazione Ansa

Dare vista e voce agli oggetti per migliorare il ciclo dei rifiuti industriali: si possono riassumere così gli obiettivi di Rigel, un progetto che sfrutta il mondo dell’IoT (Internet delle Cose) per rendere smart la logistica dei rifiuti. Se ne parla nella nuova puntata di MedITtech Stories, il podcast nato per raccontare l’innovazione attraverso progetti concreti. “Così come noi recepiamo il mondo attraverso i nostri sensi, cerchiamo di dotare di sensi anche le attrezzature e i contenitori che sono parte del ciclo dei rifiuti industriali”, a osservarlo è l’imprenditore Angelo Bruscino, e uno degli ideatori di Rigel (Ricerca e Innovazione per la Gestione Logistica).

Obiettivo primario di Rigel è rendere più efficiente il ciclo dei rifiuti industriali e lo fa attraverso la cosiddetta Internet of Things, ossia usando varie tipologie di sensori capaci di raccogliere dati e soprattutto comunicare. Un insieme di sfide non solo tecnologiche ma anche di ordine pratico: “parliamo di attrezzature spesso in posti anche molto complicati, poco visibili”, ha spiegato Cristina d’Alessandro, di Eitd.

“E’ importante allora ad esempio – aggiunge d’Alessandro – poter avere i dati con tempestività così come essere certi della loro correttezza. Si tratta di rifiuti di ogni tipo, serve essere sicuri ad esempio che quel ci segnala sia un vero riempimento e non un asse di legno messa male da cui ottengo un’informazione sbagliata”. Un progetto sviluppato con il sostegno del Competence Center MediTech che punta così, grazie alle tecnologie 4.0, a ottimizzare la logistica, ad esempio riducendo il numero di spostamenti dei camion, e allo stesso tempo migliorare la sicurezza (con sensori di temperatura per eliminare il pericolo incendi), la legalità, con una corretta gestione dei rifiuti, nonché ridurre l’impatto ambientale.

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