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Scoprire la fisica giocando con smartphone e diavoletti

I kit Hop e Design For Physics alla Maker Faire Rome

Un kit per l'insegnamento della fisica (fonte: Ied)

Redazione Ansa

Diavoletti di Cartesio e smartphone per scoprire incredibili possibilità, come realizzare un acceleratore di particelle, o meglio palline, e capire l’effetto Doppler. Sono alcuni degli elementi di due diversi kit, Hop e Design For Physics, presentati alla Maker Faire Rome e pensati per coinvolgere in modo attivo i ragazzi e le ragazze alla comprensione della fisica.“Hop è un kit didattico pensato per i doventi al cui interno sono presenti i materiali necessari, divisi in unità didattiche, per presentare i concetti chiave della fisica”, ha detto Daniele Molaro, uno degli ideatori di un ambizioso progetto per innovare la didattica nelle materie scientifiche ideato, realizzato e promosso da Cern di Ginevra, Laboratorio Europeo per la fisica delle particelle, Fondazione Agnelli, e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Una box che contiene al suo interno varie unità didattiche a partire da La Scatola Misteriosa pensata per familiarizzare con il metodo scientifico sperimentale, passando dalla pressione e i fluidi fino alle proprietà della luce.Obiettivo simile è quello del kit Design For Physics, progettato dall’Istituto Europeo del Design e Università Sapienza di Roma che tenta di sfruttare al massimo anche le potenzialità di uno degli oggetti della nostra quotidianità: lo smartphone. Il tutto accompagnato da tradizionali molle, pendoli e piani inclinati ma che allo stesso tempo sono stati disegnati basandosi su geometrie semplici e combinazioni di colori accesi. Forme che richiamano lo stile radicale che ha caratterizzato il design italiano degli anni '60 e '70, riproponendo una visione provocatoria e rivoluzionaria che mette in primo piano la creatività e l'identità del design.Attenzione: Questo messaggio è stato inviato da un mittente esterno all'agenzia ANSA. Si prega di fare attenzione ad eventuali collegamenti o allegati presenti, verificando la riconoscibilità della fonte.

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