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Libri: La nascita imperfetta delle cose

La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica

'La nascita imperfetta delle cose. La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo', di Guido Tonelli (Rizzoli, 335 pagine, 19 euro)

Redazione Ansa

Un viaggio nel "posto più freddo dell'universo" alla scoperta di "uno dei mondi più caldi che si possano immaginare", quello della scienza: così il fisico Guido Tonelli ha scelto di condividere una delle avventure più avvincenti della scienza contemporanea, quella della scoperta del bosone di Higgs, della quale è stato uno dei protagonisti.

Lo ha fatto nel libro "La nascita imperfetta delle cose. La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo" (Rizzoli, 335 pagine, 19 euro), nel quale il fisico dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) racconta la storia della scoperta in un diario avvincente e profondamente umano.

L'ha vissuta in prima persona come coordinatore dell'esperimento Cms, che nel 2012 ha visto l'inafferrabile particella di Dio con l'esperimento Atlas, allora coordinato da Fabiola Gianotti. E' una storia che racconta esperimenti e idee complessi, ma pensata "per i lettori che non hanno competenze scientifiche", come dice lo stesso Tonelli. Dalle prove dell'abito alla vigilia della cerimonia per la consegna del Nobel, agli incontri nella caffetteria del Cern, l'inizio degli scavi per far posto ai nuovi esperimenti, e ancora il nervosismo e la gioia, la tensione e le indiscrezioni: la storia della scoperta emerge nel libro in tutta la sua profonda umanità, oltre che nel valore scientifico, e ogni personaggio emerge a 360 gradi, con le sue qualità e i suoi difetti. "A volte dobbiamo essere professionali e freddi, ma se fosse sempre così nessuno di noi farebbe questo mestiere", osserva Tonelli.

Vicende personali, liete e tristi, si intrecciano con la lunga storia della scoperta, l'arrivo dei primi dati e la decisione di annunciarli in modo preliminare alla stampa nel dicembre 2011, in attesa dell'annuncio della scoperta vera e propria che ci sarebbe stato solo sette mesi più tardi. Tutto questo fa del libro certamente una bellissima pagina di storia della scienza contemporanea, ma ne fa soprattutto un messaggio rivolto ai giovani, come dice lo stesso autore: "volevo soprattutto dare una testimonianza, convincere i giovani a intraprendere la carriera scientifica. Spero che questo libro incoraggi qualsiasi ragazza o ragazzo che voglia intraprendere questa avventura".

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