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Le parole del cielo

L'antico legame con gli astri che si cela nelle parole

“Le parole del cielo” (Bas Bleu Illustration, 79 pagine, 18 euro), DI Leopoldo Benacchio, illustrazioni di Maurizio Olivotto

Redazione Ansa

ENon ci sono solo telescopi o il rigore della scienza, il Cielo è anche suggestione, poesia e saperi millenari, e nelle parole che usiamo si cela ancora il legame che unisce l'uomo al cielo. Con “Le parole del cielo” (Bas Bleu Illustration, 79 pagine, 18 euro), Leopoldo Benacchio, supportato dalle illustrazioni di Maurizio Olivotto, invita il lettore a riscoprire il cielo, un luogo reale ma anche simbolico, in cui da sempre si collocano paure e credenze, presagi e saperi ancestrali.

“Inizia qui il nostro viaggio nel cielo – spiega subito l'autore nella prima pagina – non esploreremo galassie e pianeti con sofisticati strumenti tecnologici ma lasceremo che a parlarcene siano quelle parole dell'italiano che celano, nella loro etimologia e origine, l'antico legame dell'uomo con il cielo stesso e con i fenomeni che vi si svolgono”. Si tratta di un viaggio fatto di parole, testi, illustrazioni d’autore e suggestioni attraverso cui riscoprire ciò che si trova sempre sopra di noi, e che abbiamo sempre più 'dimenticato'.

Scopriamo così che alcune semplici parole celano profondi legami, che ‘desiderare’ richiama poeticamente qualcosa che si è perduto, le stelle da cui ci si è staccati e che si vogliono riconquistare, mentre ‘disastro’ ammonisce a non andare mai contro le indicazioni degli astri per non subirne le conseguenze. Poche ma ricchissime pagine per (ri)guardare il Sole, la Luna e le stelle con un occhio nuovo ma ricco di saperi millenari stratificatisi nella lingua. “Iniziamo quindi il viaggio alla scoperta del cielo nascosto nella nostra lingua, dove lui, sornione e sorridente, ci attende da sempre”.

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