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'Terremoto e rischio sismico', una guida per affrontarli

Le risposte della sismologia a paure e leggende metropolitane

''Terremoto e rischio sismico'', di Maria Grazia Ciaccio e Giovanna Cultrera, (Ediesse, 209 pagine, 12,00 euro)

Redazione Ansa

Perchè e come avviene un terremoto, che cos'è una sequenza sismica, come si muovono le case, i 'misteri' del sottosuolo di Roma e il dibattito scaturito dal terremoto de L'Aquila: è una vera e propria guida ai terremoti alla portata di tutti il libro ''Terremoto e rischio sismico'', di Maria Grazia Ciaccio e Giovanna Cultrera, entrambe sismologhe dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) (Ediesse, 209 pagine, 12,00 euro), che con il rigore dei concetti scientifici e i termini del linguaggio quotidiano risponde a paure e leggende metropolitane, come quella che l'11 maggio 2011 Roma sarebbe stata colpita da un terremoto devastante.

''Un'altra credenza popolare afferma che Roma non può essere soggetta a terremoti perchè il suo sottosuolo è vuoto'', osserva Maria Grazia Ciaccio. ''In realtà - prosegue - Roma ha un'incredibile rete di cavità diffuse e quasi sconosciute, ma non per questo non ha terremoti''.

E' un libro per tutti, spiega Giovanna Cultrera, ''perchè il nostro punto di partenza sono state le domane più frequenti che il pubblico pone ai sismologi''. Le risposte sono contenute nei quattro capitoli in cui è organizzato il libro. Si parte dai chiarimenti scientifici, contenuti nei primi due ('Che cos'è il terremoto' e 'Pericolosità e rischio sismico') per arrivare alle implicazioni sociali dei terremoti e il loro impatto socio-economico con 'la sismologia per la società', passando per il focus su 'Roma e i terremoti', dove concetti e linguaggi propri della scienza 'smontano' credenze popolari prive di basi scientifiche.

Il rapporto fra sismologia e società passa per i terremoti che hanno lasciato un segno nella storia, come quello di Lisbona del 1755 a quello che nel 2011 ha colpito il Giappone. In questo contesto non era possibile non riservare un'attenzione speciale alla vicenda del terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009, che ha visto ''la ricerca ricercata'', come scrivono le autrici riferendosi alla vicenda giudiziaria che ha visto sotto accusa ne è seguita e risolta solo recentemente.

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