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Cronache di scienza improbabile

Una raccolta di ricerche 'strampalate'

'Cronache di scienza improbabile', del giornalista francese Pierre Barthelemy (Edizioni Dedalo, 144 pagine, 14,00 euro)

Redazione Ansa

Leggere in bagno non fa male alla salute, la presenza di una donna rende gli uomini stupidi e vincere un premio Oscar allunga la vita: non sempre le scoperte della scienza sono relative ai 'massimi sistemi', ma possono ruguardare anche fenomeni apparentemente banali. In 'Cronache di scienza improbabile' (Edizioni Dedalo, 144 pagine, 14,00 euro) il giornalista francese Pierre Barthelemy raccoglie decine di curiose, ma rigorose, ricerche scientifiche degli ultimi anni.

Ai più potrebbe apparire come una pura perdita di tempo, oppure soltanto ricerca 'strampalata', ma per per Barthelemy si tratta più precisamente di scienza 'improbabile': “all'inizio provoca un sorriso (perché sotto il camice bianco del ricercatore a volte si nasconde anche un burlone), in seguito scaturisce la riflessione. E ci si accorge che, sotto l'apparente assurdità di un esperimento strampalato, prima di tutto c'è il desiderio profondo di far avanzare la ricerca”.

Il libro raccoglie decine di ricerche sui temi più disparati, come quella che ha dimostrato la capacità, presente ancora oggi nell'uomo moderno, di riconoscere le donne in 'calore', o come lo studio che ha smentito che scrocchiarsi le dita non causa l'artros, o ancora la ricerca che si è preoccupata di riconoscere lo sterco di quali animali sia il preferito dagli insetti.

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