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Extrasensoriale

Scienza e pseudoscienza dei fenomeni paranormali

Clegg 'Extrasensoriale. Scienza e pesudoscienza dei fenomeni paranormali', di Brian Clegg (Edizioni Dedalo, 296 pagine, 16 euro)

Redazione Ansa

Si può parlare di poteri paranormali in maniera seria, scientifica e rigorosa, senza mai scadere nelle chiacchiere da bar: lo dimostra il fisico e divulgatore britannico Brian Clegg nel libro 'Extrasensoriale. Scienza e pesudoscienza dei fenomeni paranormali' (Edizioni Dedalo, 296 pagine, 16 euro): un vero concentrato di fisica, statistica e psicologia che svela con brio e originalità quanto (poco) c'è di vero e razionale dietro le cosiddette facoltà extrasensoriali della mente umana.

La capacità di comunicare o spostare oggetti con il pensiero (telepatia e telecinesi), così come quella di vedere il futuro (preveggenza), hanno sempre solleticato la curiosità degli scienziati: l'interesse ha iniziato a prendere corpo alla fine del XIX secolo, ma è solo dagli anni Trenta che ha iniziato a tradursi in una serie di esperimenti scientifici (non sempre rigorosi) che sono stati condotti anche da prestigiose università.

Le ricerche hanno visto entrare in scena premi Nobel per la fisica, illusionisti, truffatori e anche militari, tutti mossi dalla voglia di trovare una spiegazione scientifica a questi presunti poteri della mente.
Clegg li analizza uno a uno, ripercorrendo gli esperimenti fatti fino ai giorni nostri con tutte le criticità che ne hanno determinato il fallimento.

Lasciandosi alle spalle ogni pregiudizio, l'autore prova a fare luce in questo mondo così fumoso, arrivando a concludere che non ci sono certezze: molte delle presunte facoltà extrasensoriali non sono ancora in grado di superare la verifica scientifica. Forse solo la telepatia potrebbe dimostrare di avere un fondamento reale: non resta dunque che continuare a cercare scavando nel mondo della fisica quantistica.

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