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Dai vulcani il segreto per un caffè espresso più intenso

Sta nel macinare i chicchi con la giusta umidità

Lo studio delle eruzioni vulcaniche aiuta a migliorare la preparazione del caffè (fonte: Pixabay)

Redazione Ansa

Il segreto per preparare un caffè espresso più intenso sta nel macinare i chicchi con la giusta umidità: questo permette infatti di ridurre le cariche elettrostatiche che si generano a causa della frizione, proprio come avviene nel magma durante le eruzioni vulcaniche. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Matter da un'insolita collaborazione tra chimici e geologi dell'Università dell'Oregon, negli Stati Uniti.

"Durante l'eruzione - spiega il primo autore dello studio e vulcanologo Joshua Méndez Harper - il magma si rompe in tante piccole particelle che poi escono dal vulcano in un grande pennacchio e, durante l'intero processo, quelle particelle si sfregano l'una contro l'altra e si caricano fino a produrre dei fulmini. Grosso modo è la stessa cosa che accade durante la macinazione del caffè, quando si prendono i chicchi e si riducono in polvere fine".

I ricercatori hanno misurato l'elettricità statica prodotta macinando diversi tipi di chicchi di caffè, tostati in maniera industriale o casalinga, che variavano in base a fattori come il paese d'origine, il metodo di lavorazione (naturale o decaffeinato), il colore della tostatura e il contenuto di umidità. Hanno così scoperto che viene prodotta meno elettricità quando il caffè ha un contenuto di umidità interna più elevato e quando viene macinato in modo più grossolano. La tostatura chiara produce meno carica, mentre le tostature più scure producono una carica complessiva maggiore.

Successivamente, il team ha provato a sperimentare la macinazione a getto d'acqua, dimostrando che oltre a ridurre l'elettricità statica e lo spreco di prodotto, comporta anche un tempo di estrazione più lungo producendo un infuso dal gusto più forte. La macinazione con acqua permette inoltre di ottenere tazzine di espresso più omogenee fra loro.

Secondo i ricercatori, questi miglioramenti nell’estrazione del caffè potrebbero aumentare la concentrazione del 10-15% a parità di quantità di prodotto secco, con "enormi implicazioni in termini di risparmio di denaro e miglioramento della qualità”.

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