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Ripartono le collisioni nell'acceleratore del Cern

Sono le prime ad alta energia del 2023 dopo lo stop invernale

Un evento registrato dall’esperimento CMS dopo la ripresa delle collisioni nell’acceleratore Lhc (fonte: CMS, Twitter)

Redazione Ansa

Sono ripartite le collisioni ad alta energia nel più grande acceleratore di particelle al mondo, il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra, che ha completato il suo lento e complesso risveglio dallo stop tecnico di fine anno. Lo rende noto il Cern su Twitter. Il lungo letargo invernale (che lo scorso autunno era stato anticipato di alcuni giorni per ridurre i consumi energetici) è durato in tutto 17 settimane e ha permesso di fare manutenzione e alcuni aggiornamenti minori all'impianto, in vista della seconda stagione di presa dati del cosiddetto Run 3. Il risveglio è cominciato lo scorso 13 febbraio e si è protratto fino al 28 marzo, quando è iniziata la fase di collaudo vera e propria.

Venerdì scorso "Lhc ha ricevuto i primi fasci stabili del 2023 all'energia record di 6,8 TeV, settimane dopo il primo fascio dell'anno e dopo diverse settimane di preparazione per il secondo capitolo del Run 3", si legge in un tweet. A distanza di pochi minuti è arrivata poi la conferma dal profilo dell'esperimento Cms. "Fisica ad alta energia! Le prime collisioni a 13,6 TeV dell'anno sono appena avvenute! Questa è l'energia del Run 3 che permette a Cms di continuare a indagare a fondo i fondamenti dell'universo".

Domenica anche l'esperimento Atlas ha celebrato le prime collisioni a 13,6 TeV del 2023. "Questo segna l'inizio di una nuova stagione di raccolta dati per l'esperimento e un emozionante proseguimento del programma del Run 3 di Lhc".

Oggi si è aggiunto ai festeggiamenti anche l'esperimento Alice, che su Twitter riporta: " lo scorso weekend Lhc ha fornito i primi fasci stabili alla massima energia (collisioni protone-protone a 13,6 TeV) del 2023. La prestazione della macchina è stata impressionante. Alice ha velocemente incrementato la sua performance".

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