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Covid, frena la crescita dell'incidenza in 58 province

Sebastiani, ci sono quasi tutte le 43 cresciute per prime a inizio marzo

Mappa dell'incidenza nelle province. Il segno + indica le 58 province in cui si registra un acrescita, il segno X le 43 in crescita a inizio marzo (fonte: Giovanni Sebastiani)

Redazione Ansa

La crescita dell’incidenza sta rallentando in poco piu' della metà delle province italiane e, fra queste, 39 appartengono al gruppo delle 43 che per prime all’inizio di marzo mostravano un trend di aumento. Questo suggerisce che anche le 49 mancanti avranno, con circa il ritardo iniziale, un rallentamento.  Lo indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), relativa alle differenze settimanali dell'incidenza dei positivi del virus SarsCoV2,  tramite sia i test molecolari sia gli antigenici rapidi), nelle 107 province italiane. 

“In 58 province c'è una frenata della crescita dell'incidenza”, ha rilevato, e “appaiono cinque cluster di province confinanti appartenenti a diverse regioni”. Il primo cluster comprende province di Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta; il secondo di Veneto e Friuli Venezia Giulia; il terzo di Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria; il quarto comprende province della Sicilia e il quinto della Sardegna. 

 “Tra le 58 province coinvolte, 39 fanno parte del gruppo delle 43 dove la crescita attuale, iniziata i primi di marzo, si e' manifestata prima: mostravano un trend di aumento sulla base delle differenze settimanali – osserva Sebastiani - e avevano un valore dell'incidenza negli ultimi sette giorni maggiore di almeno il 10% rispetto a quello dei sette giorni precedenti”. Anche allora, prosegue, “le province erano aggregate in quattro cluster, quasi coincidenti con quattro dei cinque attuali”. 

Ecco di seguito l'elenco delle 58 province coinvolte: 

- le 39 che all’inizio di marzo mostravano un trend di aumento: Matera, provincia autonoma di Bolzano, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Avellino, Benevento, Caserta, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo, Como, Milano, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino, Vercelli, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Lecce, Cagliari, Sassari, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Trapani, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Siena, Perugia, Terni, Aosta, Treviso, Venezia; 

 - le altre 19 province: Reggio Calabria, Napoli, Salerno, Pordenone, Roma, Genova, Pavia, Fermo, Macerata, Campobasso, Asti, Biella, Novara, Torino, Oristano, Sud Sardegna, Pistoia, Siracusa, Prato. 

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