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Covid: Sebastiani (Cnr), Omicron partita da Umbria e Toscana

Poi in Lombardia. Nelle 3 regioni picco fra 3 e 9 gennaio

Particelle del virus SarsCoV2 su una cellula (fonte: NIAID)

Redazione Ansa

La variante Omicron ha cominciato a diffondersi in Italia "quasi contemporaneamente in Umbria e Toscana, e circa un giorno dopo in Lombardia"; in tutte e tre le regioni "il valore dell'incidenza settimanale ha raggiunto il massimo nella settimana dal 3 al 9 gennaio 2022, con valori per Umbria e Toscana circa 19 volte più alti rispetto a quelli di quattro settimane prima. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le applicazioni del calcolo 'Mauro Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

In Umbria e Toscana "la discesa è molto più lenta della salita e, a quattro settimane dal picco (ossia nella settimana scorsa), il valore si è ridotto a circa il 50%; quantitativamente diversa - osserva Sebastiani - la situazione in Lombardia, dove l'aumento dopo quattro settimane è stato di 14 volte e dove il valore della settimana scorsa è stato circa il 30% di quello nella settimana del picco".

Secondo l'esperto "L'aumento percentuale più contenuto della Lombardia può anche dipendere da altri fattori, come una maggiore immunità nella popolazione, per via del fatto che la prima ondata avvenne proprio in quella regione, mentre per la discesa dobbiamo limitarci a considerare una maggiore efficacia delle misure di contenimento della diffusione".

Ecco di seguito l'incidenza settimanale (numero dei casi su 100.000 abitanti) registrati nelle tre regioni nei periodi 6-12 dicembre 2021, 3-9 gennaio 2022 e 31 gennaio-6 febbraio 2022

                        6-12/12 2021             3-9/1 2022           31/1-6/2022
Lombardia               194                2.720 (circa 14 volte)            865 (32%)
Toscana                   137               2.560 (circa 19 volte)          1.310 (51%)
Umbria                    118               2.200 (circa 19 volte)          1.150 (53%)

"E' da sottolineare - psserva Sebastiani, che, circa dopo le due settimane canoniche dall'obbligo della mascherina all'aperto introdotto a ridosso di Natale in concomitanza con l'inizio della pausa delle attività scolastiche, è stato raggiunto in queste regioni il picco dell'incidenza, e a livello nazionale il 6 gennaio quello della percentuale dei positivi ai test molecolari".

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