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Nuovi indizi sulla culla dell’energia oscura, motore dell'universo

Si nasconderebbe negli spazi vuoti tra le galassie

Rappresentazione grafica dell'espansione dell'universo (fonte: Volker Springel and the Max-Planck-Institute for Astrophysics)

Redazione Ansa

Nuovi indizi sulla culla dell’energia oscura, l’energia dalla natura misteriosa alla quale si deve l’espansione accelerata dell’universo e che occupa circa il 70% del cosmo. Proviene da un vasto mare di oggetti compatti sparsi nei vuoti tra le galassie, la cui natura resta però ancora misteriosa. E' l’ipotesi presentata nello studio pubblicato sull'Astrophyiscal Journal dal gruppo di astrofisici dell’Università americana delle Hawaii, a Manoa, coordinato da Kevin Croker.

La ricerca è basata sullo studio del destino finale di stelle nate quando l’universo era ancora giovane. Per gli autori della ricerca, l’energia oscura potrebbe alimentarsi dalla crescita stessa dell’universo. La possibile esistenza di una culla dell’energia oscura negli spazi tra le galassie non spiega, però, quali leggi fisiche ne governino formazione ed evoluzione. È uno degli attuali misteri del cosmo, da cui dipende anche la comprensione del suo destino finale. ù

Secondo gli esperti, maggiori indizi sull’energia oscura potrebbero arrivare dallo studio delle onde gravitazionali, increspature dello spaziotempo generate da violenti fenomeni cosmici, come la collisione tra buchi neri o stelle di neutroni. A partire dai futuri cacciatori di onde gravitazionali con maggiore sensibilità, sia terrestri che mandati nello spazio.

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