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La caffeina dà una carica di energia alle celle solari

Migliora l'efficienza con cui convertono la luce in elettricità

Celle solari di perovskite trattate con la caffeina (fonte: Rui Wang and Jingjing Xue)

Redazione Ansa

La caffeina dà una carica di energia alle celle solari, soprattutto a quelle di nuova generazione, ottenute con materiali sintetizzati in laboratorio come la perovskite: migliora l'efficienza con cui convertono la luce solare in elettricità. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Joule e nata dalla collaborazione fra l'Università della California a Los Angeles (Ucla) e l'azienda cinese Solargiga Energy. Il risultato potrebbe aprire la via a celle solari in grado di competere sul mercato con le tradizionali celle solari al silicio.

L'idea è nata quasi come uno scherzo: mentre i ricercatori parlavano delle celle solari a base di perovskite, davanti al distributore del caffè, si sono detti "e se anche le perovskiti, come noi, avessero bisogno di un caffè per aumentare la loro energia e ottenere risultati migliori?", racconta uno degli autori della ricerca, Jingjing Xue, dell'Ucla.

La perovskite permette di realizzare pellicole sottili e flessibili, che potenzialmente potrebbero raggiungere efficienze simili a quelle del silicio, ma con un costo inferiore. Tuttavia questo materiale ha un inconveniente: non è stabile nel tempo e degrada se è esposto al Sole perché la luce interagisce con i suoi cristalli e tende a romperne i legami. Di conseguenza il materiale perde la capacità di raccogliere la luce e trasformarla in corrente elettrica.

Per migliorare la stabilità termica della perovskite sono allo studio diverse soluzioni, ma nessuna finora aveva preso in considerazione il caffè. Quando allo strato di perovskite sono state aggiunte le molecole di caffeina, queste hanno formato un 'blocco molecolare' che ha reso i cristalli più puri e stabili, portando l'efficienza della cella solare dal 17% a oltre il 20%.

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