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I vantaggi del volo assistito dai satelliti

Intervista al pilota Fabrizio Maracich

Redazione Ansa

“C’è un vantaggio fondamentale nell’utilizzare un sistema per la navigazione satellitare: le tecnologie sono disponibili in ogni angolo del mondo, c’è una disponibilità globale, che non risente delle differenze nei precedenti sistemi di navigazione e dei limiti imposti dalla curvatura terrestre e dei mezzi trasmittenti”: per il pilota Enav radiomisure Fabrizio Maracich i satelliti sono destinati a diventare collaboratori preziosi.

“Attualmente – prosegue – sono attive le reti dei satelliti Gps americani, e poi quelle dei sistemi russi, giapponesi, cinesi e indiani, che permettono una copertura totale. Accanto a queste, sistemi come EGNOS consentono di raggiungere una precisione superiore’’. Il futuro promette di accrescere ulteriormente questa sicurezza, con l’arrivo del sistema di europeo di navigazione satellitare Galileo.
“In passato – spiega Maracich - i sistemi di navigazione satellitare hanno consentito di raggiungere una maggiore precisione nella navigazione, ma non c’era garanzia di continuità dei segnali. Con EGNOS e poi con Galileo queste garanzie finalmente ci sono, insieme a quattro caratteristiche fondamentali, capaci di rendere il sistema fruibile con un alto livello di garanzia: queste sono l’accuratezza, possibile grazie all’elevato livello di precisione; l’integrità, grazie alla possibilità di avere a disposizione in modo continuativo un segnale preciso, la disponibilità del segnale ogni volta che è necessario, la continuità, in quanto il segnale è disponibile per qualsiasi manovra’’.

A fronte di questo elevato livello di precisione, basato su formule matematiche di controllo, ‘per un pilota la navigazione diventa molto più semplice: non è mai necessario commutare da un sistema di navigazione satellitare ad un altro, sia durante il volo sia in fase di rullaggio a terra o in fase di parcheggio“. Grazie ai satelliti, infatti, la navigazione diventa “più semplice e meno prona ad errori”. Questo perché ‘’il sistema – spiega Maracich - è completamente programmato dal pilota e nulla viene lasciato al caso nei sistemi interni che controllano l’elettronica di bordo.

Se da un certo punto di vista tutto è più semplice, dall’altro è il frutto di una grande complessità: basti pensare soltanto alle formule necessarie per far funzionare un sistema di navigazione satellitare’’. Certamente, rileva il pilota, “è importante cercare di capire come funziona il sistema e come funziona l’elettronica di bordo per capire che tipo di segnali aspettarsi in caso di problemi, quale livello di accuratezza è possibile raggiungere nelle diverse fasi del volo”.
Sicuramente tutto questo richiede un aggiornamento costante da parte dei piloti, ma “tornare sui banchi non è un problema: fa parte dell’addestramento, obbligatorio sia in aula sia con i simulatori”

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