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L'Italia del biotech

L'innovazione che nasce dalle start-up

Redazione Ansa

L'Italia si sta muovendo nella direzione giusta nel settore delle biotecnologie, con le nuove misure a sostegno delle imprese più innovative e delle start-up. E' soddisfatta dell'andamento del settore l'associazione che riunisce le aziende biotecnologiche italiane, l'Assobiotec.
Quanto questa realtà costituisca una spinta verso l'innovazione e' emerso dal Forum italiano dell'industria biotecnologica e della bioeconomia (Ifib 2012).

''In Italia il biotech rappresenta quasi lo 0,8% del Pil e altri paesi, come la Russia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, prospettano che il settore crescera' fino al 2-3% del Pil'', rileva il presidente dell'Assobiotec, Alessandro Sidoli.

Ma per crescere il biotech italiano ha bisogno di sostegno. ''Le aziende- prosegue Sidoli - possono arrivare a investire fino al 40% del fatturato in ricerca, ma i tempi sono lunghi e le percentuali di successo basse. Per questo servono nuove misure a sostegno della ricerca e dell'innovazione che mettano più 'benzina' nel motore''. L'auspicio dell'Assobiotec, dice ancora il presidente, è che ''si possa elaborare un piano di sviluppo nazionale per la bioeconomia in prospettiva 2020, perchè il settore delle biotecnologie è una realtà importante che avrà un grossissimo sviluppo negli anni a venire''.

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