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Addio Neil Armstrong

E’ stato il primo uomo a camminare sulla Luna

Redazione Ansa

  Neil Armstrong, il comandante dell'Apollo 11, l'uomo che il 20 luglio del 1969 lascio' la prima impronta sulla Luna pronunciando la celebre frase ''un piccolo passo per un uomo, un balzo gigantesco per l'umanita''', era nato in un piccolo paese dell'Ohio, Wapakoneta, il 5 agosto 1930.
  La sua passione per l'aviazione era iniziata con un volo in aereo a soli sei anni, e quando nel 1950 scoppio' la guerra in Corea, il giovane Neil abbandono' gli studi all'universita' per diventare un pilota di marina, terminando quel conflitto con ben 72 missioni al suo attivo.
  Dopo la guerra si specializzo' nei test di nuovi aerei, come l'affusolatissimo X-15, che porto' a 38 miglia di altezza, quasi nello spazio. Armstrong entro' quindi a far parte del primo gruppo di astronauti civili in forza alla Nato: il primo volo, sulla Gemini 8 nel 1966, fu un mezzo disastro. Solo la freddezza di Armstrong evito' che la navicella - un guasto a un propulsore inizio' a farla roteare a grande rapidita' - evito' la tragedia. Il comandante uso' un sistema di riserva e la riporto' sotto controllo, atterrando nel Pacifico.
  Era andato per la prima volta nello spazio nel marzo 1966, con la missione Gemini 8.
  La missione per la Luna dell'Apollo 11 fu lanciata il 16 luglio 1969. Neil aveva 38 anni, e con lui volarono nella storica impresa Buzz Aldrin e Mike Collins. All'atterraggio, Armstrong disse un'altra frase entrata nella leggenda: ''Houston, qui Base Tranquillita'. L'Aquila e' atterrata''.
  Dopo il trionfale allunaggio e il ritorno a Terra, che coronarono il programma spaziale Usa lanciato da John F. Kennedy, Armstrong spari' di fatto dalla vita pubblica. Lascio' la Nasa e ando' ad insegnare ingegneria all'Universita' di Cincinnati; piu' tardi avrebbe fatto parte di consigli di amministrazione di varie aziende aerospaziali.
  Armstrong ricomparve in pubblico per i 30 anni anniversario dell'impresa dell'Apollo 11, quindi per il quarantennale, in occasione del quale lui, Aldrin e Collins furono ricevuti dal presidente Barack Obama.
  Lo scorso novembre era stato insignito, insieme ai compagni, della Medaglia d'oro del Congresso, la piu' alta onorificenza civile statunitense. All'inizio del mese si era sottoposto a un intervento di angioplastica per liberare una coronaria occlusa, e il decorso era apparso buono.
  Della conquista della Luna disse: ''La cosa piu' importante della missione Apollo fu dimostrare che l'umanita' non e' incatenata per sempre a un solo pianeta, e che le nostre visioni possono superare quel confine, e che le nostre opportunita' solo illimitate''.

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