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La caccia all'antimateria

La ricerca nei grandi acceleratori e tra le stelle

Redazione Ansa

La caccia all'antimateria, ossia alla materia specularmente opposta a quella ordinaria, e' carica di promesse ed e' il risultato di esperimenti che richiedono apparecchiature gigantesche e frutto di una forte collaborazione internazionale. Per questo motivo le ricerche sulla ‘materia-specchio’ vengono condotte attualmente dai grandi acceleratori di particelle, come quello del Cern di Ginevra e quello dei Laboratori americani di Brookhaven.

I primi esperimenti sulle antiparticelle sono cominciati nella prima metà degli anni ’60 e il loro obiettivo è comprendere perché se, come prevedono le teorie, materia e antimateria sono state prodotte in parti uguali ed hanno immediatamente cominciato ad annullarsi a vicenda, alla fine sia sopravvissuta allo scontro solo una certa quantita’ di materia, quella di cui sono fatti stelle, pianeti ed esseri umani.

Se i grandi acceleratori cercano questa risposta producendo particelle di antimateria e osservandone il comportamento, un nuovo esperimento cerca quelle che esistono naturalmente nel cosmo grazie allo strumento Ams (Alpha Magnetic Spectrometer). Se tra i raggi cosmici che percorrono l’universo dovessero esserci nuclei pesanti, come quelli di enti-elio, significherebbe che ci sono anti-stelle che brillano in anti-mondi.

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