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Micro ortaggi coltivati a misura delle esigenze dietetiche

Con più iodio o meno potassio per problemi di tiroide e reni

I micro ortaggi coltivati su misura per diverse esigenze dietetiche (fonte: Massimiliano Renna)

Redazione Ansa

Micro ortaggi arricchiti di iodio o impoveriti di potassio per rispondere alle differenti esigenze dietetiche di chi soffre di problemi alla tiroide o ai reni: è quanto hanno ottenuto i ricercatori dell'Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ispa-Cnr) e dell'Università Aldo Moro di Bari, grazie a una nuova tecnica di coltura senza suolo sperimentata in collaborazione con un'azienda pugliese e pubblicata su Journal of the Science of Food and Agriculture.

Il team ha coltivato quattro specie di ortaggi (ravanello, pisello, rucola e bietola) focalizzandosi sul controllo di due nutrienti chiave per la salute: iodio e potassio.

Lo iodio è un micronutriente essenziale per la tiroide: la sua carenza colpisce circa due miliardi di persone nel mondo e perciò si raccomanda la sua assunzione attraverso pesce, latte e uova oltre che l'uso di sale arricchito di iodio. Tuttavia la diffusione delle diete vegane e vegetariane e la necessità di ridurre l'uso del sale contro l'ipertensione fanno sì che la domanda di fonti alternative di iodio sia in crescita. L'idea dei ricercatori è stata quella di puntare sull'arricchimento dei micro ortaggi (microgreen), piantine commestibili di non più di 15-20 giorni di vita. Utilizzando soluzioni nutritive su misura per la loro crescita, il team ha ottenuto ortaggi con un contenuto di iodio fino a 14 volte superiore rispetto ai microgreen non fortificati.

Hanno anche coltivato micro ortaggi con una riduzione del 45% dei livelli di potassio, per andare incontro alle esigenze delle persone che devono limitare il consumo di questo micronutriente a causa di malattie renali croniche.

Le piantine dei micro ortaggi sono state coltivate fuori suolo, sostituendo il terreno con un mezzo liquido in cui vengono disciolte le sostanze nutritive. La sperimentazione è stata condotta in un contesto commerciale, a dimostrazione della fattibilità di queste colture su larga scala con prestazioni agronomiche ottimali.

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