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I neurochirurghi del futuro addestrati come astronauti VIDEO

Al Besta di Milano, focus su lavoro di squadra ed emergenze

Una delle strutture della Nasa per l'addestramento degli astronauti (fonte: Yinan Chen, da Wikipedia)

Redazione Ansa

L'addestramento degli astronauti diventa un modello per la formazione dei neurochirurghi del futuro, per favorire lo sviluppo di competenze trasversali e il lavoro di squadra necessario ad affrontare situazioni complesse e ad alto rischio, in sala operatoria come nello spazio. Accade grazie al progetto Astro-Nets (Astronauts for Neurosurgery Training Scheme), nato dalla collaborazione tra l'Istituto Neurologico Besta, la scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell'Università degli Studi di Milano, la Fondazione Heal che sostiene la ricerca neuro-oncologica e Deep Blue, l'azienda italiana selezionata dall'Agenzia Spaziale Europea per l'addestramento della nuova classe di astronauti. Testimonial del progetto è l'astronauta Paolo Nespoli, che ha trascorso nello spazio 313 giorni nell'arco di tre differenti missioni.

"Nelle varie fasi delle missioni spaziali, incluso il lancio, non ho mai provato paura - spiega Nespoli - perché ero consapevole sia della preparazione degli altri membri del team sia del mio livello di preparazione personale e professionale. Come paziente mi sono affidato senza paura alle mani degli esperti neurochirurghi del Besta avendo piena fiducia nelle loro capacità. Per questo ritengo fondamentale che i giovani neurochirurghi seguano questo corso al fine di acquisire la necessaria preparazione personale e professionale".

Il training del progetto, che durerà dodici mesi, userà simulatori e tecnologie avanzate e punterà allo sviluppo di abilità non tecniche oltre che all'adattamento a situazioni impreviste, affrontando temi come la comunicazione, il lavoro di squadra, la leadership, la gestione del conflitto e l'errore umano.

"Vogliamo capire se anche i neurochirurghi possono beneficiare di un addestramento 'completo', come avviene già per gli astronauti e per i piloti di aerei", afferma Alessandro Perin, neurochirurgo del Besta e direttore scientifico del centro di simulazione neurochirurgica NeuroSim Center. "Non è più accettabile formare i medici, compresi i neurochirurghi, mediante un apprendistato che procede anche per tentativi ed errori".

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