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Nuova terapia scaccia-incubi, agisce nel sonno

Manipola le emozioni uniendo suoni e immaginazione

Gli incubi svaniscono manipolando le emozioni nel sonno (fonte: Pixabay)

Redazione Ansa

Ascoltare nel sonno un accordo al pianoforte che ricorda emozioni positive può far dissolvere gli incubi trasformandoli in bei sogni: lo dimostra un esperimento pubblicato sulla rivista Current Biology dai ricercatori dell'Università di Ginevra, in Svizzera.

"C'è una correlazione tra il tipo di emozioni che proviamo nei sogni e il nostro benessere emotivo", afferma lo psichiatra Lampros Perogamvros che ha coordinato la ricerca. "Sulla base di questa osservazione, abbiamo pensato che avremmo potuto aiutare le persone manipolando le emozioni nei loro sogni".

Studi epidemiologici indicano che fino al 4% della popolazione adulta soffre di incubi ricorrenti, spesso associati a risvegli notturni e scarsa qualità del sonno. Per vincerli ci sono varie opzioni di trattamento come la terapia di ripetizione immaginativa (Imagery Rehearsal Therapy, Irt), che consiste nell'alterare consapevolmente alcuni dettagli dell’incubo per trasformarlo in una storia piacevole che si rivive col pensiero durante il giorno mentre si è svegli. Questa tecnica produce ottimi risultati, ma non in tutti i pazienti.

Per potenziarne gli effetti, i ricercatori dell'Università di Ginevra hanno pensato di far ascoltare un suono neutro durante gli esercizi quotidiani di immaginazione in modo da farlo associare all'esito positivo del sogno. Lo stesso suono è stato fatto poi ascoltare nel sonno ogni 10 secondi durante la fase Rem. L'esperimento è stato condotto su 36 pazienti con incubi frequenti, di cui 18 sottoposti alla tradizionale terapia di ripetizione immaginativa e 18 alla terapia immaginativa associata al suono.

Dopo due settimane di prova, "abbiamo osservato una rapida riduzione degli incubi, oltre che una virata dei sogni verso emozioni più positive", racconta Perogamvros. I pazienti che avevano ascoltato il suono durante gli esercizi di immaginazione hanno avuto quattro volte meno incubi rispetto agli altri e gli effetti si sono mantenuti anche a distanza di tre mesi.

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