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In Italia una nuova sotto-variante di Omicron, si chiama BA.2.3

Zollo (Ceinge), presente al 20%. Sal primo marzo depositate 10.000 sequenze

In rosso le particelle del virus SarsCoV2 sulla superficie di una cellula (fonte: NIAID Integrated Research Facility in Fort Detrick, Maryland)

Redazione Ansa

In Italia c'è una nuova sotto-variante di Omicron: dopo BA.1 e BA.2, sta circolando BA.2.3, che al momento è presente in circa il 20% dei casi di Covid-19 nel nostro Paese. Lo ha detto all'ANSA il genetista Massimo Zollo, coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge - Biotecnologie avanzate e docente di Genetica dell'Università Federico II di Napoli. "A partire dal primo marzo l'Italia ha depositato 10.000 sequenze" nelle banche dati internazionali che raccolgono le sequenze genetiche del virus SarsCoV2. "La BA.2.3 ha avuto origine dalla BA.2, ma rispetto a questa ha alcune mutazioni in più".

"Si tratta di un'evoluzione addizionale di BA.2", ha detto ancora Zollo. "Le mutazioni si stanno distribuendo non solo nella regione RBD", ossia nella porzione della proteina Spike che si lega alle cellule umane. Quasi tutta questa regione "è ricca di mutazioni, come se il virus stesse migliorando la sua capacità di entrare". Altre mutazioni osservati finora in altre proteine suggeriscono, inoltre, che "il virus stia cercando nuove vie di ingresso". Sono segnali che "Omicron sta cambiando volto", ha rilevato l'esperto. Oltre a BA.1, BA.2 e BA.2.3, sono infatti comparse recentemente BA.4 e BA.5, le cui sequenze sono state depositate da Germania, Sudafrica e Israele.

"Non sappiamo che cosa questi cambiamenti significhino dal punto di vista clinico, ma vediamo che cominciano a dare problemi dal punto di vista della positività e dei ricoveri".

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