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Dai tumori ai virus,un solo test per diagnosi più precise

Un unico esame in grado di rilevare più biomarcatori e mutazioni

Rappresentazione grafica della tecnica Crispr (fonte: Ernesto del Aguila III, National Human Genome Research Institute, National Institutes of Health)

Redazione Ansa

Non solo potrebbe rilevare le mutazioni dei tumori, ma anche quelle dei virus come il SarsCov2, o le spie della resistenza agli antibiotici: sono tante le possibili applicazoni della nuova tecnica di diagnosi basata sulla Crispr, premiata nel 2020 con il Nobel per la Medicina. Descritta sulla rivista Science, la tecnica è stata messa a punto in Germania, dal gruppo del Centro Helmholtz per la ricerca sulle infezioni guidato da Chunlei Jiao, e si basa sulla scoperta di un nuovo messaggero genetico, una sorta di 'Rna-madre'.

Come un arciere capace di scoccare piu' frecce contemporaneamente dal suo arco, il test per la disgnosi chiamato Leonard (Leveraging Engineered tracrRNAs and On-target DNAs for PArallel RNA Detection) è in grado di rilevare in una sola analisi più biomarcatori di una malattia. "Quando si fa l'analisi dei geni o delle varianti, normalmente si procede con un gene o una mutazione alla volta, ma in questo caso è stato messo a punto un metodo più generale, che consente di fare un'analisi simultanea di più mutazioni, geni, virus insieme", spiega all'ANSA il genetista Giuseppe Novelli, dell'Università di Roma Tor Vergata.

"Finora si pensava che ci fossero degli Rna specifici per una determinata sequenza, ma con questo studio si è scoperto che tutti hanno origine da una sequenza di Rna-madre, che riconosce contemporaneamente piu' punti".
Con Leopard, precisa Chase Beisel, uno degli autori della ricerca, "siamo riusciti a rilevare frammenti di Rna da nove virus e a differenziare il SarsCov2 e una delle sue varianti nel campione di un paziente".

Secondo Olive Kurzai, che ha fornito i campioni del paziente nello studio, "questa tecnologia in futuro potrebbe rivoluzionare la diagnosi medica non solo per le malattie infettive e l'antibiotico-residenza, ma anche per il cancro e le malattie genetiche rare".

Il prossimo passo, secondo Novelli, sarà costruire in laboratorio questi Rna-madre "in modo da riprogrammarli e indirizzarli contemporaneamente in piu' punti di attacco. A differenza della Crispr, questa tecnica non permette però, o almeno non si sa ancora, di correggere il Dna ed essere usata per la terapia genica, ma in futuro potrebbe essere utilizzata per fare analisi multipla di mutazioni nel cancro, oppure nelle infezioni virali dove ci sono molte mutazioni o infezioni multiple da piu' agenti".

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