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Cellule più longeve con l'invecchiamento pilotato

La scoperta apre a nuove terapie anti-aging

Cellule di lievito viste al miscroscopio (fonte: Sam LaRussa, Flickr)

Redazione Ansa

E' possibile pilotare l'invecchiamento delle cellule per aumentarne la longevità: basta manomettere il 'navigatore' con cui scelgono la via del tramonto che le condurrà alla morte. Lo dimostra lo studio condotto sulle cellule di lievito dall'Università della California a San Diego: se il risultato verrà confermato anche su cellule umane, potrà portare allo sviluppo di nuove terapie anti-aging.

I ricercatori, guidati dal biologo Nan Hao, hanno scoperto che l'invecchiamento non è semplicemente determinato da un accumulo progressivo di danni nelle cellule. In realtà, questo processo dipende da una decisione che le cellule prendono molto presto nella loro vita. Sono due le strade che possono intraprendere, indipendentemente dal loro patrimonio genetico e dall'ambiente in cui vivono: alcune cellule scelgono di invecchiare andando incontro a una graduale e progressiva instabilità del nucleolo, la regione del nucleo dove vengono costruiti i mattoni per le 'fabbriche' di proteine chiamate ribosomi; altre cellule, invece, decadono per colpa di disfunzioni nelle loro 'centrali energetiche', i mitocondri.

"Per capire come le cellule prendono questa decisione - spiega Nan Hao - abbiamo identificato i processi molecolari che sottendono ciascun percorso dell'invecchiamento e le connessioni che li uniscono. Abbiamo così rivelato un circuito molecolare simile ai circuiti elettrici che controllano gli elettrodomestici nelle nostre case".

Grazie alle simulazioni al computer, i ricercatori hanno scoperto che modificando un gene si può riprogrammare il circuito dell'invecchiamento, creando una terza via del tramonto, molto più lunga, che aumenta la longevità. La sfida ora sarà quella di riprodurre questi risultati anche nelle cellule umane, in modo da sviluppare terapie geniche o farmacologiche che permettano di aumentare l'aspettativa di vita.

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