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Il coronavirus in Italia da settimane prima del 21/2

La prova in 3 mappe genetiche

Dettaglio delle particelle del coronavirus SarsCov2 ottenute dal Niaid. Evidenti le protuberanze che danno l'impressione di una corona (fonte: NIAID-RML)

Redazione Ansa

C'è la prima prova che il coronavirus circolava in Italia 'diverse settimane' prima che ci fosse la diagnosi del paziente uno di Codogno. E' contenuta nelle 3 sequenze genetiche del virus in circolazione in Lombardia, ottenute dal gruppo di Università Statale di Milano e Ospedale Sacco, coordinato da Gianguglielmo Zehender, Claudia Balotta e Massimo Galli. L'analisi di ulteriori genomi, in corso, potrà fornire stime più precise su ingresso del virus in Italia e possibili vie di diffusione.

Dalla sequenza genetica emerge la parentela con i virus in circolazione in altri Paesi europei e conferma l'origine dalla Cina.
Dalla prima analisi è emerso infatti che il coronavirus isolato da tre persone in Lombardia ha forti analogie con le sequenze genetiche del coronavirus del primo caso rilevato in Italia, quello del turista cinese ricoverato nell'ospedale Spallanzani di Roma con la moglie, e del paziente uno di Codogno, entrambe ottenute da Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Policlinico Militare Celio di Roma.

Forti anche le analogie con i virus isolati in Europa, soprattutto in Germania e in Finlandia, e in America Centrale e Meridionale. L'analisi, rileva l'ospedale Sacco, conferma comunque l'origine cinese dell'infezione

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