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Costruita in provetta la centralina energetica delle cellule

E' la prima versione sintetica

Rappresentazione artistica di una cellule sintetica, con i mitocondri per la produzione di energia (fonte: Bert Poolman / BaSyC consortium)

Redazione Ansa

Costruita in laboratorio la prima versione sintetica delle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri: e' un passo importante verso la costruzione di una cellula sintetica capace di auto-sostenersi. Descritta sulla rivista Nature Communications, e' stata ottenuta dal gruppo dell'universita' olandese di Groninga coordinati dal biochimico Bert Poolman.

"Il nostro obiettivo e' la costruzione di una cellula sintetica in grado di sostenersi, capace di crescere e dividersi", rileva Poolman. A questo scopo in Olanda e' stato costituito un consorzio finanziato dall'Organizzazione olandese per la ricerca scientifica.

Ogni componente del consorzio si sta occupando dello sviluppo di moduli diversi della cellula e il gruppo di Poolman e' stato incaricato della produzione della centralina energetica. Alla fine tutti i moduli saranno combinati per creare una cellula sintetica che funzionera' autonomamente sintetizzando le proprie proteine grazie a un Dna sintetico.

I ricercatori dell'universita' di Groningen hanno costruito vescicole sintetiche a partire da lipidi, cioe' molecole di grassi, che hanno la funzione dei mitocondri, ossia gli organelli presenti in tutte le cellule viventi nei quali avviene la reazione chimica per produrre la molecola Atp (adenosina trifosfato), che e' il combustibile delle cellule. L'Atp cattura l'energia chimica ottenuta dalla scomposizione delle molecole del cibo e la rilascia per alimentare altri processi cellulari.

Ci sono voluti quasi quattro anni per costruire un tale sistema che e' costituito da una vescicola lipidica che e' stata dotata di tutti gli 'ingredienti', prevalentemente enzimi, in grado di innescare la reazione chimica che ha portato alla produzione dell'Atp. Il sistema ha funzionato per 16 ore, producendo come materiale di scarto ammonio e anidride carbonica che si sono diffusi attraverso la membrana della vescicola. "Il sistema - rileva Poolman - funziona per un tempo piuttosto lungo e dovrebbe essere sufficiente per una cellula sintetica che si divide una volta ogni poche ore".

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