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Ingrassare e dimagrire è un gioco di molecole

I cambiamenti ricostruiti da un esperimento su 23 volontari

Ingrassare e dimagrire comportando una vera e propria 'rivoluzione molecolare' nell'organismo (fonte: USF Health)

Redazione Ansa

Ingrassare e dimagrire: entrambe le cose sono molto più complesse del previsto perché mettono in gioco un'enorme quantità di cambiamenti a livello molecolare. L'esperimento che lo ha dimostrato è stato condotto negli Stati Uniti su 23 volontari e i risultati potranno aiutare in futuro a capire e a prevenire molte malattie. Pubblicata sulla rivista Cell Systems, la ricerca è stata condotta nell'americana Stanford University, guidato dal gruppo del genetista Michael Snyder.

"L'obiettivo era comprendere ciò che accade durante l'aumento e la perdita di peso a un livello che nessuno ha mai affrontato finora", ha detto Snyder. Il primo passo dell'esperimento è stato ottenere la mappa completa del Dna e quella delle proteine prodotte dai geni dei 23 volontari. Sono stati 'censiti' anche i batteri presenti nell'organismo di queste persone ed è stata ottenuta la mappa del trascrittoma, ossia la 'macchina' molecolare che permette di tradurre in proteine le istruzioni contenute nei geni attraverso il braccio destro del Dna, ossia l'Rna. Il secondo passo è stato far seguire ai volontari una dieta ipercalorica, che in 30 giorni li ha fatti ingrassare in media di 2,7 chilogrammi.

Con l'aumento di peso sono cambiati tutti i livelli di proteine e molecole, sono aumentati i marcatori delle infiammazioni ed è aumentata inaspettatamente l'attività dei geni associati a un problema del cuore nel quale l'organo non pompa il sangue in modo efficiente.

Una volta buttati via i chili di troppo, i valori sono tornati normali. L'analisi ha richiesto "letteralmente miliardi di misure" ed è un primo esempio di come la medicina di precisione, destinata ad avere un futuro sempre più importante, sia destinata a utilizzare quantità di dati sempre maggiori. "I Big Data - ha osservato Snyder - saranno critici per il futuro della medicina" e saranno la chiave per nuove strategie di prevenzione e future terapie.

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