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Sulla Stazione Spaziale si studieranno i batteri mutanti

Per trovare antibiotici più efficaci

Un progetto ha l'obiettivo di scoprire i segreti dei superbatteri studiandone le mutazioni in assenza di gravità (fonte: Melissa Gaskill, International Space Station Program Office NASA Johnson Space Center)

Redazione Ansa

Potrebbe sembrare fantascienza, ma nella realtà sulla Stazione Spaziale si preparano a salire dei mutanti: sono i batteri che in assenza di gravità modificano più rapidamente alcuni tratti del loro materiale genetico e che permetteranno di studiare il meccanismo che sulla Terra rende lo stafilococco resistente ai farmaci. L'obiettivo è mettere a punto antibiotici più efficaci e il progetto è condotto dalla Nasa in collaborazione con l'università di Boulder.

Il progetto prevede di inviare a bordo due ceppi dello Staphylococcus aureus che dovranno essere studiati dagli astronauti: le mutazioni che subiranno in condizioni di microgravità dovranno essere confrontate con quelle che avvengono sulla Terra in modo da ricavare un algoritmo capace di prevedere in anticipo le mutazioni che portano alla resistenza agli antibiotici. Su questa base sarà possibile mettere a punto antibiotici più efficaci.

Lo studio sarà diviso in due parti: la prima che sarà fatta servendosi di uno strumento capace di analizzare il Dna e l'Rna; la seconda, sviluppando l'algoritmo che serve a determinare la terapia adatta ad una particolare infezione. Per l'analisi del Dna ed Rna sarà utilizzato un sequenziatore di Dna che lavora in tempo reale. Il che è un grande vantaggio nello spazio, visto che attualmente gli esperimenti fatti sulla Stazione spaziale devono essere portati sulla Terra per le analisi genetiche. Con questo strumento sarà invece possibile avere i risultati direttamente nello spazio e inviare a Terra solo i dati.

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