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Nanofili di vitamine hanno riparato nervi lesionati

Bene test sui ratti, hanno fatto recuperare funzioni motorie

Rappresentazione di una rete di nanofili che avvolge un lervo lesionato (fonte: National Institute for Materials Science (NIMS))

Redazione Ansa

Nanofili fatti di vitamine sono stati avvolti attorno alle fibre nervose lesionate e le hanno aiutate a rigenerarsi e recuperare le loro funzioni. Li hanno sperimentati con successo in laboratorio sui ratti i ricercatori dell'Istituto nazionale per le scienze dei materiali del Giappone. La ricerca, coordinata Mitsuhiro Ebara, è pubblicata sulla rivista Acta Biomaterialia.

Nanofili fatti di vitamine
I nanofili sono fatti di vitamina B12, una sostanza vitale per il normale funzionamento del sistema nervoso, e messi insieme sono serviti a comporre una 'rete' che, applicata sui nervi sciatici lesionati dei ratti, ne ha stimolato la rigenerazione facendogli recuperare le funzioni motorie e sensoriali.

I tentativi fatti in passato
Già in passato erano stati realizzati dei condotti nervosi artificiali per trattare le lesioni nervose periferiche, ma senza grandi risultati: i fili formavano solo una sorta di 'ponte' sulla zona della lesione, senza però stimolare una rapida rigenerazione del nervo. Inoltre erano stati provati su pochi pazienti, e la vitamina B12 non si è rivelata molto efficace se data per via orale. Finora non c'erano strumenti capaci di rilasciarla direttamente nelle zone colpite.

Rigenerati i nervi nei ratti
I nanofili sviluppati dai ricercatori giapponesi avvolgono invece il nervo danneggiato, rilasciando vitamina B12 finchè la lesione non guarisce. La rete realizzata è molto morbida, fatta di plastica biodegradabile e, impiantata negli animali, può anche essere eliminata dal corpo. Negli esperimenti in laboratorio, ha portato alla rigenerazione delle terminazioni nervose che conducono gli impulsi e al recupero delle funzioni motorie e di senso nel giro di sei settimane. Gli studiosi stanno ora negoziando con un'azienda farmaceutica e altre organizzazioni per testare questa rete come apparato medico per trattare i disturbi periferici dei nervi, come la sindrome del tunnel carpale.

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