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Associazioni, sì emendamento Milleproroghe screening neonati

Appello a politica, 'Tempi certi per revisione panel malattie'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Lo screening neonatale allargato permette di identificare e salvare ogni anno più di 300 neonati, facendo anche risparmiare le ingenti spese che una disabilità grave e cronica comporta al Servizio sanitario nazionale.
    Tuttavia, il mancato allargamento del panel di malattie sta contribuendo a creare disparità tra i bimbi che nascono oggi in Regioni che effettuano lo screening 'standard' e quelle che invece si sono già mosse per attivare in diversi modi dei percorsi di diagnosi neonatale per altre gravi malattie. Per questo sarebbe importante appoggiare un emendamento al Dl Milleproroghe, a prima firma della deputata Lisa Noja, che stabilirebbe un termine certo - 30 giugno 2020 - entro il quale effettuare la revisione di questo panel di patologie da sottoporre a screening obbligatorio. A evidenziarlo è una lettera-appello firmata da 18 associazioni di pazienti e Fondazione Telethon, all'attenzione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza e a deputati e senatori. "Sono passati più di tre anni dall'entrata in vigore della Legge e del relativo Decreto - si legge nella lettera - pur non dubitando della volontà di completare in tempi brevi ogni adempimento di legge, avere un termine chiaro rappresenta per noi una rassicurazione fondamentale". Le associazioni sottolineano anche che "a distanza di 12 mesi dall'entrata in vigore della norma (L. Bilancio 2019) che ha incluso nello Screening Neonatale Esteso anche le malattie neuromuscolari genetiche, le immunodeficienze congenite severe e le malattie da accumulo lisosomiale il relativo iter amministrativo risulta ancora incompleto". L'emendamento prevede anche un incremento delle risorse destinate allo screening neonatale esteso, disponibile in seguito all'ampliamento del panel di malattie per le quali diventerebbe obbligatorio, che per le associazioni "risulta un investimento necessario, sostenibile e prezioso per un sistema sanitario ispirato da principi dell'universalismo e dell'equità".(ANSA).
   

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