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Vaccaro(Censis),su prodotti fumo informazione 'auto-gestita'

Necessità conoscenze e sostegno su smettere o ridurre danno

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Il primo elemento interessante è che "i fumatori affermano di conoscere i vari prodotti da fumo.
    Nella graduatoria, conoscono le sigarette tradizionali, quelle elettroniche, un po' meno i prodotti a tabacco riscaldato. Il dato importante è che questa informazione è sostanzialmente 'autogestita', si basa sul passaparola, sul sentito dire, su quello che il gruppo dei pari comunica. Un esempio classico è quello che vede il potenziale consumatore rivolgersi a un amico che li usa per avere notizie. Nonostante l'informazione 'fai da te' la maggior parte degli utilizzatori di sigarette tradizionali è convinto che i prodotti nuovi, 'smoke free' facciano meno danni alla salute. Lo dicono ancora di più coloro che li utilizzano". Lo spiega Ketty Vaccaro, responsabile area Welfare e Salute del Censis, in occasione di un'indagine condotta dal Censis, con il contributo di Philip Morris Italia, su circa 1.300 fumatori italiani dai 18 anni in su, per analizzare i livelli di conoscenza e le valutazioni sui prodotti senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. "I consumatori -aggiunge Vaccaro- vorrebbero saperne di più sui rischi per la salute dei prodotti da fumo, vorrebbero saperlo da interlocutori istituzionali. Pensano che fonti come il Ministero della Salute o l'Oms siano attendibili.
    Nella maggior parte dei casi ci dicono che il medico ha detto loro di smettere, in alcuni casi di ridurre il fumo, però solo il 7% è stato indirizzato a un centro anti-fumo". "La quota maggiore, 61% - prosegue- dice che vorrebbe smettere di fumare o di averci provato, i 'duri e puri' che non vogliono smettere sono meno del 10%. Una piccola quota ha tentato di smettere passando al prodotto senza combustione. L'impressione è che sembrino un po' abbandonati a se stessi, credo che abbiano bisogno di un'informazione istituzionale, di essere sostenuti in questa decisione, perché smettere di fumare è un processo e c'è anche un tema di dipendenza da affrontare. Bisogna cercare di dare concretezza al loro almeno ipotetico desiderio, anche il passaggio ai prodotti 'smoke' free indica appunto questa intenzione: avere un prodotto che fa meno male e aiuta a smettere. Vanno sostenuti ed eventualmente indirizzati su strategie di riduzione del danno". (ANSA).
   

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