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Anche d'estate allergie in agguato, in valigia anche farmaci

Esperto, sintomi respiratori possono essere confusi con Covid

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 AGO - Tra pollini, insetti e particolari alimenti per gli allergici le ferie possono rivelarsi un incubo, soprattutto per i più sprovveduti. Per questo in vacanza, anche ad agosto e settembre, in valigia non devono mancare i farmaci e, in casi particolari, anche un autoiniettore di adrenalina. A spiegarlo è Catello Romano, pediatra-allergologo e docente nel corso di formazione professionale ECM di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club sulla pneumo-allergologia pediatrica ai tempi del coronavirus, che sottolinea come in tempi di pandemia un sintomo respiratorio allergico può essere confuso con un sintomo associato al Covid-19.
    "E' bene ricordare - spiega l'esperto - che i sintomi di infezione Covid-19 comprendono: rinite, tosse, febbre, dispnea grave, spossatezza, perdita di gusto e olfatto. Mentre i sintomi dell'allergia respiratoria comprendono rinite con starnuti, prurito al naso, gocciolamento nasale, naso chiuso, congiuntivite tosse secca, dispnea che si controlla con la terapia antiasmatica, perdita cronica di olfatto da poliposi nasale, prurito rinofarningeo e non è prevista la febbre".
    Questa confusione può nascere soprattutto perché spesso si ignora che in estate sono molto frequenti le allergie da polline. "In estate circolano diversi tipi di polline - spiega Romano -. Per questo anche con il caldo non bisogna interrompere la terapia anti-allergica iniziata in primavera, sempre sotto stretto controllo medico. Proprio in questo periodo aumentano i casi di allergie per puntura di imenottero - aggiunge l'allergologo - Punture di api, vespe e calabroni possono essere responsabili di reazioni anche gravi: si va infatti da reazioni locali, come gonfiore e dolore, fino a reazioni più estese o addirittura allo shock anafilattico".
    Per i più piccoli può capitare di frequente di confondere una reazione cutanea con un allergia. "In questa stagione possono essere molto comuni le dermatiti da contatto, come quelle scatenate dalla sabbia, o anche semplicemente dermatiti dovute al sudore - spiega Giuseppe Mele, pediatra e presidente Paidoss -. Non sono allergie, ma ai genitori raccomando di fare molta attenzione ed eventualmente rivolgersi al proprio pediatra".
    (ANSA).
   

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