(ANSA) - ROMA, 3 GEN - Un bisogno di "cambiamento", necessario
per uscire dallo scenario asfittico e immobile dell'Italia di
oggi, che punti su clima, ambiente e sostenibilità. E' questo,
in estrema sintesi, il ritratto degli italiani che si affacciano
sul 2020 secondo il sondaggio di fine anno di Coop-Nomisma e la
previsioni del "Rapporto Coop". E' così che questa voglia di
cambiare provoca contraccolpi sulla mobilità (è su quella green
che investiranno di più), sulla tavola (il cibo è uno degli
ambiti in cui intendono destinare maggiori risorse, facendo
scelte che penalizzano il junk food e per la prima volta anche i
piatti pronti) e si riverbera anche in una nuova modalità di
partecipazione.
Gli italiani scelgono di spendersi in prima persona nelle
occasioni ludiche (concerti e altro) ma anche nelle piazze: il
20% ha già manifestato nel 2019 e vorrà farlo ugualmente nel
2020. A dare questa ventata di energia nuova Mezzogiorno e
Centro Italia e un po' ovunque gli under 35 determinati a
trascinare con la loro volontà il Paese fuori dalla risacca. Ma
sul fronte economico le difficoltà restano, con i consumi che
anche nel 2020 faranno registrare una crescita stimata di circa
mezzo punto percentuale in un quadro di accelerazione del Pil
altrettanto contenuta.
Il "cambiamento", spiega la ricerca, passa infatti dal 14%
delle citazioni del 2016 al 19% del 2020 e agganciati ad esso
ruotano i termini fatti propri dalla generazione Greta. Gli
italiani infatti sognano (anche se sanno di non poterlo fare) di
"cambiare vita" (35%) e "cambiare lavoro" (27%), o addirittura
"trasferirsi all'estero" (31%) o "andare in pensione" (44% del
campione). Ma è scorrendo la lista dei "Si lo farò" che viene
fuori la voglia di rimettersi in gioco facendo partire il
cambiamento in primo luogo dalle proprie vite per poi generare
effetti benefici anche nel mondo che li circonda. Gli italiani
nel 2020 sono infatti determinati a dedicarsi alla cura. Di se
stessi almeno per quel 68% che lo indica come prima cosa da fare
nei prossimi 12 mesi. Poi c'è l'ambiente con il 65% che userà
meno plastica, il 64% intenzionato a sprecare di meno, il 63% a
camminare di più a piedi. D'altronde un po' ovunque se si parla
di mobilità è quella green a crescere (tra le prime volte di
consumi/acquisti fanno la loro comparsa per il 7% degli italiani
i servizi di sharing, per il 6% i monopattini elettrici e per il
2% la bicicletta). Torna poi al quinto posto delle cose da fare
ritagliarsi più spazio per se stessi (62%) e far valere di più i
propri diritti (60%). Dopo se stessi arrivano gli altri.
Frequentare di più gli amici è un obiettivo nel 2020 per un
italiano su 2, il volontariato conquista un suo spazio (lo
indica il 26%) e compare una rinnovata voglia di socializzazione
fisica degli italiani. Quanti immaginano un minore utilizzo di
web e social network superano (di poco) per la prima volta
quelli che prevedono di esserne più assidui. Cresce, al
contrario, la partecipazione ad eventi pubblici (manifestazioni,
spettacoli, eventi sportivi, concerti) e gli italiani si
dichiarano anche più votati alle battaglie comuni scendendo in
piazza: il 20% ha già manifestato nel 2019 e vorrà farlo
ugualmente nel 2020. In ogni caso la grande maggioranza degli
italiani vorrebbe finalmente una crescita economica più robusta
(85%), ma sa anche che non potrà essere così. Il 60% teme invece
che lo spread torni ad impennarsi. Ma la maggior parte dei quali
prevede comunque di spendere di più nel nuovo anno. Al top delle
spese obbligate e in aumento le bollette, il carburante e le
spese per il trasporto e per i servizi sanitari. Oltre a quelle
obbligate mantengono saldi positivi anche le spese per
l'alimentazione, per i viaggi e ancora la cura personale.
(ANSA).
Consumi: Coop, italiani 2020 per cambiamento sostenibile
Sondaggio evidenzia attenzione a mobilità green e partecipazione