(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Migliorare il proprio quartiere
con l'aiuto dei vicini, mettere in rete gli avanzi di cibo per
ridurre lo spreco alimentare, la mobilità condivisa in aiuto dei
disabili, offrire assistenza visiva in tempo reale a non
vedenti, raccogliere fondi per una causa sui social. La
tecnologia non è solo violazione della privacy e linguaggio di
odio, ma anche solidarietà e supporto a colpi di app.
Come Nextdoor, una vera e propria "piazza digitale" che
consente di organizzare diverse attività, dal trovare una
babysitter a discutere iniziative per migliorare la vita di
quartiere. Un'altra app mette in rete energie benefiche è Avanzi
Popolo 2.0, premiata anche dal Presidente Mattarella. La
piattaforma serve a condividere con chi ne ha bisogno il cibo
che rischia di finire sprecato o buttato perché scaduto. C'è
anche Moby, il primo progetto di mobilità condivisa per chi si
muove in sedia a rotelle e l'app Be My App grazie alla quale una
rete di volontari può fornire assistenza visiva agli ipovedenti.
Infine, la rete di solidarietà corre anche sui social,
sempre più demonizzati. Su Facebook, ad esempio, la funzione
donazioni in tre anni ha superato 1 miliardo di dollari in
raccolte fondi, venti milioni le persone coinvolte nel mondo. E'
stata introdotto nel 2015 per Ong, comunità e persone che hanno
bisogno di sostegno economico. In Italia hanno beneficiato delle
donazioni l'Associazione italiana contro le leucemie, Save the
children Italia, Emergency, l'Associazione italiana sclerosi
multipla e l'Ente nazionale protezione animali.
Da Nextdoor ad Avanzi Popolo 2.0, ecco le app solidali
Aiutano vicini, evitano spreco di cibo e supportano i disabili