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Vietti (Acop), 'la concorrenza non metta a rischio gli interessi dei pazienti'

Il cittadino deve scegliere liberamente medico e luogo cure

Michele Vietti

Redazione Ansa

 "La concorrenza è un principio sacrosanto che nessuno intende mettere in discussione neppure nel campo della sanità ma dobbiamo tenere conto che questo settore ha delle peculiarità assolutamente incomparabili con la generica fornitura di merci e servizi". Così Michele Vietti, Presidente dell'associazione coordinamento ospedalità privata (Acop) nel corso del convegno "Servizi sanitari in appalto", organizzato dall'associazione nella sede di Confcommercio a Roma. L'incontro vuole riflettere sugli effetti determinati dalla legge 118/2022 che, introducendo procedure di gara selettiva per l'accreditamento delle strutture di ricovero e cura, "sta mettendo in discussione i principi su cui si fonda il d.lgs. 502/92 relativi ad un servizio sanitario liberamente erogato da strutture a gestione pubblica e privata, in un contesto regolato e controllato dallo Stato, secondo i canoni delle concessioni di pubblico servizio". Per Vietti, in sostanza, "il principio della concorrenza va reso compatibile con l'interesse del cittadino paziente di scegliere liberamente il medico e il luogo di cura". Tale riflessione è stata condivisa anche da Giancarlo Coraggio, Presidente Emerito Corte Costituzionale. "Se l'applicazione del rispetto della concorrenza anche in sanità è inevitabile, non si può non tenere conto della specificità di questo settore e di questo mercato in cui il cliente - spiega - il destinatario del servizio è una persona in situazione di debolezza che richiede un rapporto non asettico con la struttura presso la quale si inserisce". Anche per il Presidente Confcommercio, Carlo Sangalli, "le regole chiare fanno bene alla concorrenza, garantiscono il pluralismo imprenditoriale, che nel vostro caso significa assicurare al paziente la possibilità di scegliere e avere cure tempestive e di qualità", ma "va trovato il giusto equilibrio tra efficienza, libera iniziativa economica e tutela della libertà del paziente", ha concluso. 
   

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