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Enea-Biomedical, call su agritecnologie, hi-tech e nutrizione

Per start up, Pmi e spin off Università 40 milioni di euro

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Agritech, tecnologie avanzate e nutrizione: gli ambiti di riferimento della seconda call to action pubblicata dalla Fondazione Enea Tech e Biomedical.
    La Fondazione apre ai progetti di start up, Piccole e Medie Imprese e spin off Universitari, con l'obiettivo di sostenere e accelerare i processi di innovazione, crescita e sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate e di processi e prodotti innovativi nel settore dell'agricoltura e dell'agrifood, fondamentale in termini di sviluppo economico e posizionamento strategico del sistema italiano. Le risorse messe a disposizione per l'avviso pubblico sono pari a 40 milioni di euro e la Fondazione potrà intervenire attraverso investimenti in equity/quasi equity, ovvero investimenti in capitale di rischio che prevedono l'apporto di capitale tra euro 500.000 ed euro 5.000.000. Le candidature potranno essere presentate dal 2 aprile al 31 maggio 2024.
    Gli ambiti di intervento riguardano l'Agritech, con focus sulle innovazioni tecnologiche e digitali disponibili, per accrescere il rendimento delle produzioni migliorare la qualità dei prodotti, ridurre gli sprechi e l'impatto ambientale nonché garantire la tracciabilità e la certificazione delle produzioni agricole nazionali mediante l'intelligenza artificiale (AI), l'automazione e la robotica. Tra gli altri campi di interesse le Tecnologie di Evoluzione Assistita e l'innovazione nel campo nutrizionale con lo sviluppo di alimenti, la valorizzazione di cibi di buona qualità nutrizionale, prodotti e diete atte a migliorare le caratteristiche specifiche del microbiota intestinale dei singoli individui e la prevenzione di diverse patologie.
    "Far emergere e sostenere i migliori progetti innovativi - evidenzia il presidente Giovanni Tria - nel campo dell'Agritech, e quindi aiutare l'innovazione scientifica e tecnologica in un settore così strategico per l'economia italiana, come quello agroalimentare, significa perseguire almeno quattro obiettivi cruciali connessi tra loro. Primo obiettivo: contribuire a mitigare l'impatto del climate change nel settore e al tempo stesso migliorare l'impatto del settore sull'ambiente. Il secondo obiettivo è quello di rafforzare la sicurezza alimentare sia dal punto di vista quantitativo, con aumento della produttività. Terzo obiettivo, contribuire a far crescere in Italia un approccio "One Health" (stretta connessione salute umana, salute animale e ambiente) al tema della sanità pubblica in termini di sicurezza nazionale, e ciò collega l'intervento della Fondazione nel settore specifico al suo mandato complessivo di rafforzamento della filiera biomedica. Infine, quarto obiettivo, rafforzare la ricerca scientifica e tecnologica e le sue applicazioni industriali".
    (ANSA).
   

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