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Nursing Up, per gli infermieri torna il divieto alla libera professione

Ritirato l'emendamento che estendeva l'incompatibilità al 2026

Redazione Ansa

"Una pillola amara difficile da mandar giù. Stiamo naturalmente cercando di approfondire le ragioni di quanto è accaduto". Così, in una nota, Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up commenta il ritiro dell'emendamento al Milleproroghe che puntava ad estendere a tutto il 2026 la possibilità per gli infermieri dipendenti di svolgere attività libero-professionale fuori dall'orario di lavoro, sospendendo temporaneamente il vincolo di incompatibilità tra le due attività.

Quella di sospendere temporaneamente il vincolo di esclusività era stata una scelta che "non ci aveva soddisfatti a pieno, ma che accogliemmo come un inizio", spiega il sindacato che punta alla rimozione definitiva dell'incompatibilità.

"Solo l'approdo ad una libera professione per gli infermieri e per i professionisti ex legge 43/2006, al pari di come avviene per i medici, senza vincoli temporali, può rappresentare la reale e concreta soluzione per supportare la febbricitante sanità privata, ed è indispensabile per risanare quella sanità territoriale ed ospedaliera, che sono imperniate sulle competenze di tali operatori, su quell'assistenza al paziente, ai malati cronici, alle famiglie, che solo loro possono e sanno portare avanti", aggiunge De Palma. "Ora aspettiamo un segnale di attenzione da parte della politica", conclude.
   

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