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Il Messico pone limiti all'obiezione di coscienza dei medici

Potranno negare le cure a un paziente solo a certe condizioni

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTA DEL MESSICO, 02 NOV - La Camera dei deputati messicana ha approvato un provvedimento che limita la cosiddetta "obiezione di coscienza" degli operatori sanitari: questi ultimi potranno esercitare il loro diritto a non prendersi cura di un paziente, se ciò va contro le loro convinzioni, ma solo in presenza di personale in grado di sostituirli.
    La riforma, contestata dal Partito d'azione nazionale (Pan, conservatore), la principale forza di opposizione, prevede che medici o infermieri che assistono, ad esempio, a un aborto, non potranno invocare l'obiezione di coscienza se la vita del paziente è a rischio, se potrebbe comportare sequele sulla sua salute o se dovesse prolungare la sua sofferenza.
    Secondo i parlamentari del Pan, la nuova legge "criminalizza" il personale medico e infermieristico che voglia esercitare obiezione di coscienza in base alle proprie convinzioni religiose, morali o etiche.
    La riforma è passata con 291 deputati favorevoli, 106 contrari e 13 astenuti soprattutto grazie ai voti del partito al governo, il Movimento rigenerazione nazionale (Morena, di centrosinistra), e ora dovrebbe essere approvata senza intoppi anche al Senato. (ANSA).
   

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