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In 20 anni triplicate le morti per malattie al cuore per obesità

Studio sui dati Usa, problema colpisce il 42% della popolazione

Redazione Ansa

 Triplicati in 20 anni, tra il 1999 e il 2020, i decessi per malattie cardiache legati all'obesità. Lo rivela una nuova ricerca pubblicata sul Journal of the American Heart Association su dati degli Stati Uniti.
    "Il numero di persone con obesità è in aumento in tutto il mondo. Il nostro studio è il primo a dimostrare che questo crescente peso dell'obesità si traduce in un aumento dei decessi per malattie cardiache", dichiara l'autrice principale dello studio Zahra Raisi-Estabragh del William Harvey Research Institute di Londra.
    L'obesità rimane una problema globale di salute pubblica ed è un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari. Attualmente colpisce circa il 42% della popolazione degli Stati Uniti, con un aumento di quasi il 10% rispetto al decennio precedente.
    I ricercatori hanno analizzato dati raccolti dal 1999 al 2020 su 281.135 decessi in cui l'obesità è stata registrata come fattore contributivo nel database delle Cause Multiple di Morte, che include dati sulla mortalità e sulla popolazione degli Stati Uniti. In generale, le morti per malattie cardiovascolari correlate all'obesità sono triplicate da 2,2 per 100.000 persone a 6,6 per 100.000 persone tra il 1999 e il 2020. Tra i decessi, il 43,6% riguardava donne. Le morti per malattie cardiovascolari correlate all'obesità erano più elevate tra gli individui neri rispetto a qualsiasi altro gruppo razziale, con una cifra di 6,7 per 100.000 persone; seguiti dagli adulti di origine indiana americana o nativa dell'Alaska con 3,8 per 100.000.
   

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