Rubriche

In Usa 42mila oncologi a congresso, faro su ricerca e malati

Nuove terapie per neoplasie rare. Premi a ricercatori italiani

Redazione Ansa

I progressi della ricerca contro il cancro ma anche il ruolo emergente dell'Intelligenza artificiale ed il peso economico crescente sui servizi sanitari. Sono tanti i temi al centro dell'edizione 2023 del congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) che si apre domani a Chicago, il più importante appuntamento mondiale del settore con oltre 42mila oncologi e specialisti da tutto il mondo. Senza dimenticare le neoplasie più rare ed il ruolo sempre più centrale dei pazienti, tanto che il titolo del congresso è 'Collaborare con i pazienti: la pietra angolare della cura del cancro'.

Ed anche quest'anno, il peso della ricerca italiana non passa inosservato: sono infatti una decina i giovani ricercatori italiani under 40, alcuni dei quali attualmente all'estero per collaborazioni internazionali, che saranno premiati con il riconoscimento Merit Award e presenteranno i propri studi al congresso.

Con oltre 5500 studi presentati ed un migliaio di giornalisti presenti, il messaggio lanciato dagli esperti al congresso Asco è che oltre ai farmaci e alle nuove tecniche diagnostiche, oggi non è più possibile non riconoscere il giusto peso anche ad altri aspetti che contribuiscono al successo delle cure, a partire dall'inclusione dei pazienti negli studi clinici sperimentali, la comunicazione, i problemi dei pazienti oncologici 'rari' e la cosiddetta tossicità finanziaria, ovvero il peso economico delle cure. A questo proposito, ad esempio, uno studio della University of Texas ha mostrato come l'estensione del programma sanitario statunitense per i meno abbienti, il Medicaid, abbia portato ad una riduzione della mortalità e un aumento dell'accesso alle chemioterapia. Un dato estendibile anche ad altre realtà, non solo quella Usa, e che evidenzia la centralità della questione finanziaria come determinate della salute.

Ma i riflettori sono primariamente puntati sulle novità nelle cure, speranza per milioni di malati. E tanti sono i nuovi studi presentati all'Asco. Importante, afferma Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione Nuovi farmaci per Terapie Innovative dell'Istituto Europeo di Oncologia e membro del direttivo dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), è che "ampio spazio è dato anche a studi che riguardano tumori rari, come quelli neurologici, per i quali ancora ridotte sono le opzioni terapeutiche e la presentazione di nuove molecole efficaci è una grande speranza per tanti malati. Inoltre, sempre più centrale è la medicina di precisione con terapie mirate per tumori big killer come quello al polmone e al seno". Nella sessione plenaria, spiega, "sarà ad esempio presentato uno studio molto importante, Indigo, che valuta una nuova promettente molecola orale nei pazienti affetti da gliomi con particolari mutazioni. Si tratta di un tipo di tumore del cervello per il quale non ci sono ad oggi terapie mirate approvate". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it