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La celiachia non è una dieta, 9 giorni di eventi contro le fake

Ne soffrono 600mila italiani, ma il 60% non ha ancora la diagnosi

Redazione Ansa

Fare corretta informazione sulla celiachia, sfatando falsi miti e fake news su una patologia che in Italia riguarda circa 600.000 persone, di cui quasi il 60% non ancora diagnosticate. È questo l'obiettivo della Settimana Nazionale della Celiachia, che torna in tutta Italia dal 13 al 21 maggio 2023 organizzata da Associazione Italiana Celiachia, in vista della Giornata Internazionale che si celebra il 16 maggio.
    Corsi di cucina senza glutine per adulti e bambini, screening e consulenze mediche gratuiti, incontri e consigli di dietisti e nutrizionisti, iniziative di divulgazione, Open Day delle sedi Aic territoriali per informare e distribuire materiale e gadget alla popolazione, laboratori per bambini e letture di fiabe su celiachia e inclusione: sono alcuni dei numerosi appuntamenti che si terranno in tutta Italia per parlare di dieta senza glutine. Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile su settimanadellaceliachia.it.
    Uno spazio importante è dedicato alle scuole con "Tutti a tavola, tutti insieme: le giornate del menù senza glutine", iniziativa che prevede un menù completamente senza glutine per tutti nelle mense delle scuole dell'infanzia e della primaria di oltre 100 comuni italiani: solo nell'edizione passata sono stati distribuiti più di 150.000 pasti senza glutine.
    "Sono ancora troppi i falsi miti e le fake news che portano a sottovalutare una malattia severa e ancora fortemente sottostimata che colpisce un numero altissimo di persone" afferma Rossella Valmarana, presidente di Aic. La Settimana è inoltre occasione per ricordare l'importanza della diagnosi precoce, fondamentale forma di prevenzione delle complicanze, anche gravissime, che una diagnosi tardiva può portare. "Oggi in Italia - aggiunge Valmarana - abbiamo uno strumento prezioso: nella Legge di Bilancio 2023 è infatti previsto un investimento economico per uno screening che identifichi bambini e ragazzi a rischio di sviluppare celiachia o diabete di tipo 1 e che potrà contribuire a far emergere il sommerso dell'iceberg della celiachia". 
   

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