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Sanità: a Bologna Centro ricerca neuroscienze d'avanguardia

Nasce al Bellaria, per 180 ricercatori. Servono 1,5 milioni

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 30 GEN - Serviranno 1 milione e 500 mila euro, risorse ancora tutte da reperire, per realizzare il Bellaria Research Center. Si tratta del primo progetto ideato dalla Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche, Azienda Usl di Bologna Ets: un centro di ricerca all'avanguardia, nel quale grazie alla medicina traslazionale, sarà possibile individuare nuove terapie, farmaci e strumenti di supporto innovativi nell'ambito delle Scienze neurologiche.
    Il progetto prevede la riqualificazione di un'area di 500 metri quadrati attualmente in disuso al padiglione 4 dell'Ospedale Bellaria, dove sorgeranno nuovi laboratori di ricerca impegnati in data science, bioinformatica, bioingegneria, analisi del movimento. Uno spazio fondamentale per i 140 ricercatori che già lavorano all'Irccs - Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna e per i nuovi che vi arriveranno: "I nostri ricercatori lavorano ogni giorno per garantire nuove opportunità di cura delle malattie neurologiche - sottolinea il prof. Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Rsn - e altri 40 presto si aggiungeranno. Un progetto fondamentale perché consentirà di finanziare strumenti e infrastrutture per creare l'ambiente più favorevole ai nostri ricercatori e per esprimere il massimo del loro talento".
    "Il futuro della clinica, della qualità delle cure e dell'assistenza trova casa nella ricerca traslazionale che, anche così, si radica sempre di più nel nostro territorio", commenta il direttore generale dell'azienda Usl di Bologna Paolo Bordon. Ma per riuscire a realizzare il Centro di ricerca, che è previsto possa essere terminato in due anni, serve aiuto: "Questo Centro nasce da una necessità: Bologna deve dare una risposta alta, elevata, ambiziosa alla ricerca delle Scienze neurologiche - insiste Alessandro Arcidiacono, direttore generale della Fondazione - qui si svilupperanno tanti elementi importanti per i nostri pazienti e per migliorare la loro qualità di vita, del malato stesso e del caregiver. Ora partono i lavori e contemporaneamente la raccolta fondi - conclude Arcidiacono - lo costruiremo insieme, e per questo faccio un appello a tutta la cittadinanza e al tessuto economico di Bologna perché ci sostengano". (ANSA).
   

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