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Schillaci, 4000 denunce aggressioni sul lavoro, 60% a sanitari

Ministero pone grande attenzione fenomeno. Ruolo Inail rilevante

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una foto di archivio

Redazione Ansa

"La pandemia ha messo in evidenza come il settore sanità sia stato il settore lavorativo a maggior rischio e con il maggior numero di infortuni. Gli operatori sono esposti a rischi di vario tipo e i dati Inail sui casi di violenza, minacce e aggressioni in ambito lavorativo evidenziano 4.000 denunce ogni anno e il 60% riguarda proprio le professioni sanitarie e assistenziali, in larga parte nei confronti di donne". Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo all'evento Forum della Ricerca dell'Inail.
    "Le aggressioni agli operatori sanitari sono un fenomeno cui il ministero pone la massima attenzione, anche con l'attivazione di misure di prevenzione e formazione. In questo contesto - ha detto Schillaci - il Piano Inail di Attività della Ricerca 2022-24, raccoglie tutte le sfide del mondo del lavoro contemporaneo: sia i rischi tradizionali, come quelli dell'amianto che rimane un tema di grande attualità, vista la presenza di numerosi manufatti sul territorio italiano; sia i nuovi rischi emergenti connessi all'innovazione tecnologica.
    L'investimento complessivo del piano è di 35 milioni di euro coinvolgendo enti di ricerca, IRCSS e Università. Fare rete è un valore fondamentale per le sfide del futuro". 
   

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