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A Trento focus sulle miopatie, malattie rare e degenerative

Con un convegno che ha messo al centro la continuità di cura

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Le miopatie sono un gruppo di patologie eterogenee, che vanno dalle distrofie muscolari a quelle faccio-scapolo-omerali. Sono malattie neuromuscolari rare e degenerative e nonostante le specificità la priorità è la stessa: diagnosi sempre più precoce, continuità tra ricerca e clinica, priorità data a una presa in carico multidisciplinare.
    Per queste patologie ad oggi non vi è ancora una cura e necessitano di percorsi di presa in carico mirati e su questi temi si è focalizzato per due giorni il dibattito scientifico a Trento, col "Focus sulle miopatie", convegno che si svolto all'Auditorium per i Servizi Sanitari venerdì 7 e sabato 8 ottobre, promosso da Centro Clinico Nemo e Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.
    La continuità di cura è stata uno dei temi al centro dei lavori, aperti alla presenza delle istituzioni, con l'Assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana; il Direttore Generale di APSS, Antonio Ferro e il presidente dei Centri Clinici Nemo Alberto Fontana. Una continuità tra diagnosi, multidisciplinarietà nella presa in carico e assistenza sul territorio, per un insieme di patologie che in questo ultimo anno rappresenta il 40% della totalità dei pazienti neuromuscolari presi in carico da NeMO Trento, provenienti per il 50% dal territorio trentino e per l'altra metà dalle regioni limitrofe. "Chi vive una miopatia - rileva Riccardo Zuccarino, direttore clinico di Nemo Trento - è in costante ricerca di un equilibrio e il nostro obiettivo dal punto di vista clinico è proprio quello di aiutare a mantenere questo equilibrio. Ecco perché il progetto riabilitativo deve necessariamente partire dall'ascolto del bisogno per dare risposte di cura che siano condivise e accolte". Respirazione, assistenza infermieristica, riabilitazione motoria: tanti i temi affrontati, lasciando uno spazio nel dibattito anche alla voce dei pazienti. (ANSA).
   

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