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In pensione il vetrino del microscopio, diventa digitale

Iss e anatomopatologi di Siapec-Iap stilano i requisiti minimi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Il vetrino fisico che per una vita è andato a finire sotto il microscopio potrà andare in pensione.
    Il futuro è tutto del vetrino digitale, sua copia fedele e virtuale. E' così che si rinnova l'anatomia patologica. Il vetrino, cioè il tessuto tradizionalmente analizzato al microscopio, diventa un file e può essere analizzato in tempo reale attraverso una piattaforma che collega in rete tutti i laboratori italiani, ma può essere studiato da esperti in ogni parte del mondo. Siapec-Iap, la Società italiana di anatomia patologica e citopatologia diagnostica sta guidando questo percorso e ha stilato un documento con l'Istituto superiore di sanità per stabilirne i requisiti minimi. Il testo sarà presentato da Francesco Gabrielli (direttore del Centro nazionale per la Telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali dell'Iss) al Congresso della stessa società scientifica che si aprirà domani.
    "L'anatomo-patologo esamina al microscopio qualsiasi tessuto 'malato', sia esso ottenuto da un intervento chirurgico, da una biopsia o da un agoaspirato - afferma Anna Sapino, presidente Siapec-Iap - Ci viene chiesto di definire la natura delle lesioni, esprimendo una diagnosi importante per il percorso del paziente. È, quindi, un lavoro che richiede alta professionalità, la possibilità di confronto e l'utilizzo di nuove tecnologie, perché non sempre è tutto 'bianco' o 'nero', e in questi casi dobbiamo avere un supporto per limitare al massimo il dubbio diagnostico".
    Per Filippo Fraggetta, presidente eletto Siapec-Iap, "la pandemia da Covid-19 sta favorendo l'implementazione della patologia digitale e le condivisioni virtuali. L'introduzione di scanner capaci di trasformare il vetrino 'fisico' in file consultabili da computer ha posto le basi per la diffusione della telepatologia". "Il sistema più avanzato al mondo si trova in Giappone, e prevede la centralizzazione dei referti di tutti i pazienti - continua Fraggetta - In Europa è virtuoso l'esempio dell'Olanda. In Italia vi sono alcune esperienze di laboratori di anatomia patologica completamente digitalizzati dalla ricezione del campione di tessuto alla diagnosi finale, in Sicilia e in Piemonte". (ANSA).
   

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