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Sanità: E-R, durante pandemia cure palliative invariate

Il 62,3% pazienti oncologici assistiti nell'ultimo mese di vita

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 27 SET - Preservare la miglior qualità della vita possibile, fino alla fine. In Emilia-Romagna, nonostante il Covid-19, le cure palliative non sono mai venute meno: la capacità di copertura della rete nel fine vita per i pazienti oncologici è rimasta invariata, anche all'interno della pandemia. Pandemia che ha avuto un forte impatto sui servizi sanitari, rendendo necessaria una profonda riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera e di quella territoriale. È la conclusione a cui giunge, dati alla mano, lo studio realizzato dall'Agenzia sanitaria e sociale regionale, che ha valutato mediante l'analisi delle serie storiche la variazione dell'assistenza prestata nel fine vita durante il 2020 in Emilia-Romagna.
    Dalle analisi (che escludono i pazienti oncologici deceduti a causa di Covid-19) emerge una quota complessiva di pazienti oncologici sottoposti a cure palliative, nell'ultimo mese di vita, pari al 62,3%: un dato in linea con quelli degli anni precedenti. E se da un lato i ricoveri in hospice, sempre nell'ultimo mese di vita, sono diminuiti del 9,5%, è aumentato il ricorso alle cure palliative in assistenza domiciliare integrata (+7,8%). E si osserva una riduzione di ospedalizzazioni in regime ordinario, di degenze in terapia intensiva e di terapie oncologiche non chirurgiche. Dall'altro lato, è stato rilevato un aumento del ricorso al Pronto soccorso nell'ultimo mese di vita, con un incremento del +5,4%. In generale nel 2020, non si è registrato un sostanziale aumento della mortalità per patologie oncologiche rispetto agli anni precedenti (+1,9%). (ANSA).
   

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