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Covid: 13.762 nuovi casi, 347 vittime. Il tasso di positività sale al 4,8%

Sono stati 288.458 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Dal 1 marzo via alle vaccinazioni degli over 65 nel Lazio. Sempre nel Lazio prenotati 20mila prof

Redazione Ansa

 Sono 13.762 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il bollettino quotidiano del ministero della Salute. Le vittime sono, invece, 347.  Sono stati 288.458 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, con il tasso di positività rispetto ai nuovi casi (13.762) che sale al 4,8% dal 4,1% di ieri. Ad oggi gli attualmente positivi al coronavirus sono 384.501 (-4.363), mentre i dimessi o guariti sono 2.286.024 (+17.771). Le vittime totali, invece, sono 94.887. 

Il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia sono 2.045, due in più rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi, invece, sono 17.963, 311 in meno.

Partiranno dal 1 marzo nel Lazio le vaccinazioni presso i medici di medicina generale (mmg). La novità, in attesa dell'atto ufficiale del ministero, è che si partirà dai nati nell'anno 1956 (65 anni) con il vaccino Astrazeneca. E' quanto fa sapere l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. Sempre nel Lazio è stata superata la quota delle 20 mila prenotazioni online degli operatori delle scuole e delle universita' e dei servizi per l'infanzia. Per la prenotazione occorre avere con sé la tessera sanitaria. La prenotazione e' scaglionata per fasce di età tenendo conto della novita' dell'autorizzazione di Aifa fino a 65 anni e in attesa dell'atto ufficiale del ministero. Pertanto il nuovo calendario sara': 45-55 anni da oggi 18 febbraio; 56-65 anni dal 22 febbraio; 35-44 anni parte dal 24 di febbraio e infine gli under 34 anni dal 26 febbraio. Questa modalità non riguarda gli studenti (over 18). Le somministrazioni partiranno il 22 febbraio. 

La campagna vaccinale contro il Covid in Italia è "ostaggio di forniture centellinate" e procede a rilento. "Sono arrivate infatti solo un terzo delle dosi attese nel primo trimestre", nell'ultima settimana "frenano le somministrazioni" e solo 6 over 80 su 100 hanno avuto almeno una dose di vaccino. A evidenziarlo è un nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Nel dettaglio, al 17 febbraio sono state consegnate alle Regioni 4,07 milioni di dosi, pari al 31,8% dei 12,8 milioni attesi per il primo trimestre 2021. Si tratta del 44,7% di quelle annunciate da Pfizer, il 18,4% dello stock da 1,3 milioni previsto da Moderna e di 542mila dosi su 4,2 milioni (13%) di AstraZeneca. "Se da un lato vengono correttamente accantonate le dosi per il richiamo - puntualizza il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - dall'altro nell'ultima settimana si rileva un rallentamento delle somministrazioni di quasi il 30%, possibile spia di difficoltà organizzative della campagna vaccinale fuori da ospedali e Rsa". La vera criticità di questa fase 1 della campagna vaccinale, tuttavia, precisa Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione, "è che solo il 5,9% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e solo il 2,7% ha completato il ciclo vaccinale, percentuali molto lontane dal target raccomandato dalla Commissione Europea per questa fascia di età: 80% entro il 31 marzo 2021". Per raggiungere questo obiettivo, conclude, "bisognerebbe vaccinare entro quella data circa 3,5 milioni di over 80, di cui quasi 3,3 milioni non hanno ancora ricevuto la prima dose".

   

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