(ANSA) - CASERTA, 25 NOV - Lasciavano sistematicamente il
posto di lavoro all'Asl di Aversa (Caserta) per svolgere
faccende private facendole risultare "servizi in missione" che
poi eliminava dal sistema. E, talvolta, si mettevano anche in
straordinario. E' quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas di
Caserta che coordinati dalla Procura di Napoli Nord hanno
notificato a 13 "furbetti", dipendenti della struttura pubblica,
altrettante misure di interdizione emesse dal gip.
I provvedimenti riguardano 7 dirigenti medici (a cui sono state
notificate altrettanti sospensioni dall'esercizio dalle
pubbliche funzioni) e 6 tecnici amministrativi ed infermieri (a
cui è stata notificata la sospensione dall'esercizio del
pubblico servizio). A tutti viene contestata la truffa al
Servizio Sanitario Regionale. Complessivamente sono stati
accertati 270 casi di allontanamento illecito, alcuni
addirittura quotidianamente. Un dipendente, su 58 giorni di
presenza registrati, si sarebbe allontanato illecitamente ben 36
volte. Ad operare le modifiche era l'addetto alla registrazione
delle presenze. Le indagini sono iniziate nel 2017, dopo una
segnalazione della Direzione Generale dell'Asl di Caserta la
quale si era accorta che un dipendente modificava, accedendo al
sistema, quasi quotidianamente le sue attestazioni di presenza.
Il Nas ha poi accertato che erano 22 le persone (tra dipendenti
e collaboratori) che truffavano l'Asl, alcune delle quali, però,
nel frattempo, hanno cessato il rapporto di lavoro con la
struttura sanitaria. (ANSA).
Truffa all'Asl, 13 'furbetti' tra medici e infermieri
Nel Casertano in giro per faccende, ma risultavano in missione