(ANSA) - ROMA, 16 NOV - I pazienti ricoverati in terapia
intensiva per Covid-19 hanno esiti peggiori di pazienti
ricoverati in terapia intensiva per influenza grave: la
mortalità nel primo caso è del 40%, contro il 19%
dell'influenza. Lo rivela una ricerca pubblicata sugli Annals
of the American Thoracic Society da Natalie Cobb, della
University of Washington, basata sullo studio di tutti i dati
clinici di 65 pazienti critici con COVID-19 e 74 pazienti
critici con influenza A o B, tutti ricoverati in terapia
intensiva tra il primo gennaio 2019 e il 15 Aprile del 2020.
Ebbene, è emerso che a parità di condizioni che possono
influenzare la prognosi di ciascun paziente (età, altre malattie
pregresse, sesso, gravità di condizioni in terapia intensiva), i
pazienti con influenza hanno una mortalità inferiore (19%)
rispetto ai pazienti Covid (40%). Non solo questi ultimi
necessitano più a lungo della ventilazione meccanica, ma
sviluppano più spesso la sindrome respiratoria acuta grave
(caratterizzata da grave infiammazione polmonare) e hanno esiti
peggiori di un paziente con influenza che sviluppi a sua volta
la sindrome respiratoria acuta grave. Lo studio evidenzia
delle differenze notevoli negli esiti delle due infezioni. "Con
l'aumento dei casi di COVID-19 (in questa seconda ondata) e
l'approssimarsi della stagione influenzale - sostiene Cobb - è
possibile che vedremo dei picchi nei tassi di ospedalizzazione e
ricovero in terapia intensiva, che potrebbero portare al
sovraccarico del nostro sistema sanitario". "Incoraggio
fortemente - conclude - le persone a vaccinarsi per l'influenza
e a continuare a rispettare le misure di distanziamento e l'uso
della mascherina per limitare la diffusione della sindrome
COVID-19". (ANSA).
Mortalità Covid in terapia intensiva maggiore che influenza
Esisti diversi nei pazienti critici per i 2 virus in forma grave