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Covid: Gianotti, dopo crisi non relegare scienza in cassetto

'Pandemia evitabile? Non sono virologa, ma ricerca serve'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 02 SET - "La pandemia ha portato la scienza in primo piano, con la maggior parte dei governi che oggi si avvale anche dei pareri degli scienziati" per prendere decisioni e "tutti i cittadini che ascoltano le loro opinioni. Questo è ottimo ma è molto importante che con la fine della crisi la scienza non venga relegata in un cassetto per essere richiamata alla prossima crisi". Lo ha affermato la direttrice del Cern di Ginevra, Fabiola Gianotti, a margine di Esof2020, Forum in corso a Trieste.
    "Il miglior modo per affrontare le crisi - ha puntualizzato - è evitarle, se possibile, e la scienza ci dà strumenti e conoscenze per farlo. E se poi non possono essere evitate, la scienza ci dà gli strumenti per affrontarle nel modo migliore".
    Per Gianotti, la scienza "è anche un sistema di valori, perché promuove la collaborazione fra popoli, scienziati ed esperti e oggi, come la pandemia ha dimostrato, dobbiamo affrontare sfide globali che richiedono soluzioni globali; ciò vuol dire lavorare insieme".
    Attraverso le conoscenze offerte dalla scienza, questa pandemia poteva essere evitata? "Non sono un'esperta nel campo della virologia, certamente immagino che se avessimo fatto più ricerca in questo campo avremmo potuto affrontarla in maniera più preparata. Ma questo - ha precisato - non è il mio campo".
    Durante le fasi più cruciali della pandemia, ha ricordato Gianotti, il Cern ha utilizzato "competenze e tecnologie per aiutare la società in varie direzioni: con i nostri laboratori meccanici e chimici abbiamo prodotto mascherine e gel igienizzante per scuole e ospedali locali in Svizzera e Francia e abbiamo sviluppato anche un ventilatore per persone in cura in terapia intensiva particolarmente adatto per i paesi in via sviluppo. Abbiamo anche messo a disposizione le nostre grandi infrastrutture di calcolo per gli scienziati che sono in prima linea per la lotta al covid e - ha concluso - le piattaforme di open access per archiviare dati legati alla pandemia accessibili a tutti". (ANSA).
   

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